Tutelare le specie animali autoctone della Toscana, è l’obiettivo dei programmi genetici dedicati al miglioramento e alla conservazione delle razze allevate su cui la giunta regionale ha stanziato per il 2025 circa 800mila euro, 240.186 euro di fondi regionali e 550.555 euro fondi statali.
Il programma di raccolta dati negli allevamenti da parte dei tecnici dell’Associazione regionale allevatori della Toscana è funzionale ai programmi genetici di selezione o conservazione e mantenimento delle razze bovine, bufaline, suine, ovine e caprine. I dati raccolti riguardano gli eventi riproduttivi, le caratteristiche quantitative e qualitative delle produzioni.
“E’ proprio grazie al miglioramento genetico – ha detto il presidente Eugenio Giani -, alla elevata professionalità dei nostri allevatori ed al patrimonio di genetico autoctono animale, che la Toscana può valorizzare le sue produzioni tipiche zootecniche sia sul mercato interno che a livello internazionale. In questo modo intendiamo rafforzare un settore strategico per l’economia locale, garantendo al contempo la tutela delle razze tradizionali e promuovendo un allevamento più sostenibile e innovativo, in linea con le sfide del futuro”.
La Regione Toscana sta investendo da tempo sull’attività di miglioramento genetico, ha spiegato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ” anche con bandi specifici del DEFR quali il sostegno all’acquisto di riproduttori, con la promozione della partecipazione a momenti di scambio tra allevatori che detengono animali iscritti ai libri genealogici, con le misure per il miglioramento del livello di benessere degli animali e con il sostegno alla conservazione delle razze autoctone. L’obiettivo è anche quello di promuovere pratiche di allevamento più sostenibili e rispettose delle esigenze degli animali stessi. Non meno importante è l’impegno a sostenere la conservazione delle razze autoctone della Toscana, patrimonio genetico di grande valore che rappresenta un elemento distintivo del territorio e della sua biodiversità”.