Si scrive T.A.L.A.M.O.N.E. si legge “Tutela e analisi del litorale con attività marine organizzate nell’ecologia”. L’acronimo ben sintetizza il progetto di Bioscience Research Center, centro di riferimento per la ricerca marina e ambientale con sede a Orbetello. Un’iniziativa che sarà realizzata in partnership con Tuscany Environment Foundation, soggetto che ne è anche cofinanziatore.
Nasce con l’obiettivo di valorizzare la prateria di Posidonia oceanica, specie fondamentale per la biodiversità e la protezione della costa, per favorire uno sviluppo economico-sociale del territorio. Sviluppo ecosostenibile, capace di assorbire gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, particolarmente critici per le zone costiere. Il progetto partirà nel corso dell’estate e proseguirà almeno per i prossimi due anni.
Un progetto sul mare del golfo di Talamone
“Il nostro centro – dichiara Monia Renzi, responsabile scientifico di Bioscience research center – già da due anni svolge un progetto di ricerca, autofinanziato, sul mare del golfo di Talamone. A questo, in partnership con Tuscany Environment Foundation, associazione no-profit che finanzia le iniziative di tutela delle specie protette, abbiamo voluto affiancare il progetto T.A.L.A.M.O.N.E. con il quale intendiamo coinvolgere l’intera comunità. È un’importante iniziativa di ricerca e sensibilizzazione sul valore ecologico, economico, culturale e sociale della Posidonia oceanica, la pianta marina che ricopre un ruolo fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi costieri”.

Valorizzare e sviluppare le potenzialità del territorio
Il progetto, ha spiegato Renzi, è nato con l’obiettivo di valorizzare e sviluppare le potenzialità del territorio. “Coinvolge attori istituzionali, realtà locali e partner strategici in un percorso condiviso di crescita sostenibile e inclusiva. Vorremmo realizzare una serie di azioni orientate a sensibilizzare un uso consapevole della risorsa mare, partendo proprio dai soggetti che vivono e operano sul territorio, in modo da dar vita a uno sviluppo economico eco-compatibile di medio-lungo periodo –sottolinea ancora-. Per questo è previsto di coinvolgere sia i bambini che gli stakeholder, dai pescatori ai gestori delle strutture turistiche, diver e kiters, la Casa dei pesci, le istituzioni e le Pro Loco, rendendo tutti più consapevoli del grande valore aggiunto naturalistico e anche economico che abbiamo il dovere di salvaguardare. Il progetto non vuole certo limitare lo sviluppo economico del territorio, ma si propone di fornire un valore aggiunto proprio a questo. Costruendo una rete è possibile creare un’economia della naturalità”.
Dal monitoraggio al coinvolgimento delle scuole
Il progetto integrato prevede attività di ricerca scientifica, mappatura e monitoraggio delle specie di pregio naturalistico e della biodiversità locale; campagne di sensibilizzazione, divulgazione scientifica e percorsi educativi in ambito scolastico; l’istituzione di Summer school, attività tematiche con il coinvolgimento diretto delle attività locali, in un’ottica di sviluppo economico-sociale condiviso; la costruzione di una consapevolezza ambientale e la promozione di buone pratiche per un turismo e uno sviluppo sostenibili.
“Questo progetto di Bioscience Research Center con Tuscany Environment Foundation – aggiunge Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – rispecchia perfettamente la nostra visione di sviluppo economico, perché è fondata sul rispetto delle risorse e su una pianificazione strategica che guarda al medio-lungo periodo. Fare impresa seguendo principi di sostenibilità non significa ostacolare o impedire le attività, ma rispettare la vocazione del territorio mediante un uso consapevole delle risorse. Costruire una rete di soggetti economici che possano operare seguendo questi valori è senza dubbio un’iniziativa che merita tutto il nostro sostegno”.