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Firenze rende omaggio a Giovanni Spadolini a 31 anni dalla scomparsa

Alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani è stato presentato il progetto educativo che sarà realizzato dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia per coinvolgere gli studenti nel lascito dello statista

- © Andrea Ruggeri

Si è svolta questa mattina nella Basilica di San Miniato al Monte a Firenze la cerimonia di commemorazione del 31° anniversario della scomparsa di Giovanni Spadolini. Le celebrazioni si sono aperte alle 8.45 con la messa officiata dall’abate Padre Bernardo Francesco Gianni, seguita alle 10 dalla deposizione di una corona del Comune di Firenze sulla tomba dello statista, nel cimitero monumentale antistante la basilica, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, delle assessore comunali Caterina Biti e Benedetta Albanese, di autorità civili e militari, del presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti e del suo staff, oltre che da Donata Spadolini, in rappresentanza della famiglia.

Il ricordo di Spadolini

“Il 2025 – ha commentato il professor Ceccuti – è anche l’anno del centenario della nascita del nostro compianto Professore.
Al di là delle straordinarie qualità di storico, giornalista e di studioso, restano vivi ed attuali i suoi valori, la sua cristallina onestà, il senso delle istituzioni e della legalità, la costante ricerca dell’interesse generale del Paese, del dialogo, del libero confronto delle idee nel rispetto degli altri, nella fedeltà all’Italia della ragione, opposta a ogni forma di fanatismo e di intolleranza.”

Il presidente Giani ha ricordato l’impronta nazionale di Spadolini:Il 4 di agosto rappresenta un punto di riferimento per la città e la Regione, per lo spessore morale ed il valore di una persona così profondamente elevata, fortemente radicata nella sua Firenze, ma dal respiro intenzionale. Spadolini ha lasciato segni fortissimi in qualsiasi ambito attraversato nel corso della sua carriera e della sua vita, come professore universitario alla Cesare Alfieri di Firenze, come scrittore, giornalista, direttore di giornale. Non di meno come uomo delle istituzioni, quando La Malfa lo coinvolse in un ruolo politico di rilievo. Uomo di cultura, fece la differenza quando fu chiamato alla guida del governo, perché non si comportò da semplice testimone della cultura repubblicana, ma si dimostrò leader nell’unica volta della storia in cui il Partito Repubblicano superò il 5% di preferenze alle elezioni. Spadolini vive i suoi ruoli più alti nello Stato durante il periodo difficile della P2, dimostrando una personalità di eccellenza. Firenze fa bene a ricordare la lezione morale che ci ha lasciato e il suo senso del servizio, che dovrebbe sempre essere condiviso da quanti esercitano la politica”.

Il progetto educativo per gli studenti

La cerimonia è stata anche l’occasione per lanciare un’importante iniziativa dedicata ai più giovani, come ha annunciato l’assessora Benedetta Albanese: “Quest’anno rinnoviamo l’impegno dell’amministrazione nei confronti di una ricorrenza così importante, all’insegna di un patrimonio di valori comuni che ha unito Spadolini alla città di Firenze. Oggi però lo vogliamo ricordare con l’impegno ad un’azione concreta, un nuovo progetto dedicato ai giovani che il Comune di Firenze condividerà con la Fondazione Spadolini ed inserirà nelle Chiavi della città. Un progetto che saprà interessare studenti di tutti i livelli, dalle elementari, alle medie e alle superiori, immaginando che il giovane Spadolini li stia accompagnando per mano in un percorso di formazione più completo.”

Il progetto – che sarà inserito nel catalogo “Chiavi della Città” per l’anno scolastico 2025/2026 – verrà sviluppato congiuntamente dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia, proponendo percorsi didattici, laboratori e visite guidate alla Casa Museo Spadolini per trasmettere ai ragazzi il valore della cittadinanza attiva e della tutela del patrimonio culturale.

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