Il 13 agosto, alle 2:37 di notte ora italiana, Metop-SG-A1 verrà lanciato in orbita dalla base di Kourou nella Guyana francese: è il primo satellite meteo europeo in orbita polare di nuova generazione per lo studio dei cambiamenti climatici. Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea, è il primo dei sei satelliti pensati per orbitare a bassa quota, a circa 800 chilometri di altezza. Un’operazione internazionale di grande portata scientifica, che è anche un po’ toscana: negli stabilimenti Leonardo di Campi Bisenzio, nel fiorentino, è stato infatti realizzato il primo strumento elettro-ottico per lo studio dell’atmosfera e delle caratteristiche delle nuvole, 3MI (Multi-viewing, Multi-channel, Multi-polarization Imager).
Metop-SG-A1 ha a bordo 6 strumenti tra cui la nuova missione di monitoraggio atmosferico Sentinel- 5, parte del programma Copernicus della Commissione Europea e ideato per misurare la distribuzione di gas inquinanti come ozono e biossido di zolfo nell’atmosfera.
I due telescopi “fish eye” realizzati in Toscana sono in grado di osservare la terra con un campo di vista fino a 110 gradi ciascuno, catturando un’immagine ogni 250 millisecondi. Un risultato innovativo che raccoglierà circa 25 giga di dati per ogni giro di orbita, fornendo informazioni utili alla comprensione di come nascono e come si spostano le particelle nell’atmosfera, di come si sviluppano i gas serra dannosi per il pianeta, come CO₂, ozono e metano, ma anche di come sono composte certe nuvole, fornendo quindi un importante contributo allo studio dei cambiamenti climatici.

Il 3MI è il primo strumento “operativo” di questo genere ad essere usato su un satellite meteorologico e ad operare anche nel vicino infrarosso. È in grado di osservare tutto il globo terrestre in meno di un giorno.
“Il 3MI è molto più di uno strumento scientifico: è il frutto di un’impresa collettiva fatta di passione, competenza e visione condivisa, realizzata grazie al lavoro del nostro team e alla collaborazione internazionale – spiega Laura Anselmi, program manager di Leonardo – Nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio abbiamo dato forma a una nuova tecnologia unica, capace di leggere l’atmosfera terrestre con occhi nuovi, combinando in un solo sistema tre funzioni avanzate per l’osservazione globale. Essere parte attiva del programma MetOp Second Generation di ESA ed EUMETSAT ci rende orgogliosi e conferma il ruolo di Leonardo come riferimento tecnologico nei sistemi elettro-ottici per l’osservazione spaziale”.