L’estate 2025 segna un record in Toscana per i nidi di tartarughe marine: la stagione riproduttive delle Caretta caretta è ancora in corso e sono già state registrate 33 nidificazioni su tutta la costa toscana, un numero superiore ai 24 scoperti lo scorso anno, come ha reso noto Arpat. Si tratta del record storico per la nostra regione dal 2013, quando il fenomeno fu registrato per la prima volta sulla spiaggia del Puntone di Scarlino a Grosseto.
I nidi individuati da Massa a Grosseto
Il primo nido di questa stagione è stato individuato lo scorso 11 giugno a Massa e ad oggi le nidificazioni note sono distribuite lungo tutte le province costiere della Toscana: 9 a Grosseto, 10 a Livorno, 8 a Massa Carrara, 4 a Lucca e 2 a Pisa.
In tutto sono 13 i nidi trovati nelle spiagge settentrionali della Toscana, cioè quelle comprese tra la foce del Magra ed il canale scolmatore dell’Arno: un chiaro segnale che le tartarughe marine si stanno spostando sempre più a nord per deporre le uova, un fenomeno che secondo gli studiosi potrebbe essere un effetto del riscaldamento globale.
Il 22 luglio per la prima volta in Toscana due femmine hanno fatto il nido in contemporanea e deposto le loro uova nella stessa spiaggia, presso il bagno Romanina, a Marina di Massa, a poco più di 4 metri di distanza l’uno dall’altro. Il 27 luglio è stata registrata la prima nidificazione nel comune di Carrara, in una spiaggia in prossimità del porto, la più settentrionale della regione, e la tartaruga che è stata fotografata di notte aveva un ricevitore satellitare sul carapace: grazie alla collaborazione dei ricercatori dell’Università di Pisa, Paolo Luschi, e della Stazione Zooologica di Napoli Anton Dohrn Sandra Hochscheid, è stato possibile sapere che era una tartaruga liberata recentemente vicino a Nizza da un ricercatore francese, Francois Poisson, dell’IFREMER.
La tutela delle nidificazioni di Caretta caretta
Arpat è impegnata nella tutela di specie protette come la Caretta caretta e fornisce supporto tecnico e scientifico alla quotidiana attività di monitoraggio dei nidi di tartarughe marine condotta dai volontari di varie associazioni, come Legambiente, WWF e altre, che, nelle prime ore del giorno, perlustrano chilometri di spiagge per cercare di individuare la traccia lasciata dalla femmina sulla sabbia. Infatti, solitamente la tartaruga esce dall’acqua durante la notte per nidificare ed è importante ricercare le tracce di emersione e di nidificazione alle prime ore del giorno, prima delle operazioni di pulizia degli arenili e dell’arrivo dei bagnanti che potrebbero rendere difficile o impossibile l’individuazione del nido.
Gli stessi bagnanti, turisti e operatori degli stabilimenti balneari possono essere di valido aiuto nel monitoraggio ed anche in questa stagione balneare ci sono stati casi in cui hanno individuato le tracce o hanno visto la tartaruga uscire dall’acqua ed hanno correttamente segnalato immediatamente la cosa al 1530 della Capitaneria di Porto, che ha poi allertato Arpat o gli altri soggetti specializzati ed autorizzati.