Tra le sagome di persone germogliano piante e fiori, come le relazioni che nascono tra loro e che le uniscono. É il murale che da ora è visibile sui muri del Centro di accoglienza Luca Misuri di Firenze e che è visibile anche dai treni in partenza e in arrivo dalla stazione di Santa Maria Novella e transitano da Rifredi.
L’opera, realizzata dall’artista Alleg, decora la struttura – intitolata a Luca Misuri, il senza tetto fiorentino morto lo scorso anno che ha vissuto nel Centro gli ultimi cinque anni della sua vita- gestita dalla Cooperativa Sociale Il Girasole in convenzione con il Comune di Firenze: da 10 anni accoglie famiglie in difficoltà, padri soli, madri sole, persone senza fissa dimora, migranti e rifugiati politici.

“L’ interazione vegetale diventa allegoria di come le sensibilità e i sentimenti agiscono tra le persone: tante volte si è portato a dare una forma a questo ponte e io credo che la pianta spontanea sia quella più adatta per descrivere la bellezza delle relazioni umane” spiega Alleg. “Le sagome sono nere perché nero è il sottotono in cui si mettono le radici: buio e sole, luce e ombra hanno un ruolo importante nella crescita delle piante e nella vita delle persone”.
Per ideare il murale l’artista ha parlato con gli operatori del Centro e con chi ci vive: un laboratorio in cui gli ospiti, soprattutto famiglie con minori, hanno raccontato la loro idea di bellezza e di relazioni. “Ho visto tante diversità convivere: differenze culturali, fisiognomiche, linguistiche, caratteriali con un unico elemento in comune, la povertà. Le relazioni sono una parte importante del rimedio”, spiega Alleg.
