Un protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e Save the Children ETS è stato sottoscritto in questi giorni. L’organizzazione da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro dignitoso.
L’accordo è finalizzato a individuare aree di collaborazione per contrastare la povertà educativa e promuovere opportunità formative per le minori ed i minori in difficoltà. L’accordo, proposto dall’assessora all’istruzione, formazione professionale, lavoro, università e ricerca, pari opportunità e relazioni internazionali, rafforza l’impegno della Regione nel garantire il diritto all’apprendimento e nel prevenire l’abbandono scolastico.
Sull’approvazione dell’atto esprimono soddisfazione il presidente della Regione Toscana e la stessa assessora all’istruzione. Per il presidente, il Protocollo segna un ulteriore passo avanti nella lotta alla povertà educativa e alle disuguaglianze che colpiscono i nostri giovani.
Mentre l’assessora sottolinea che l’intesa contribuirà a potenziare ulteriormente gli interventi che Regione Toscana, ed in particolar modo l’assessorato, ha messo in campo per contrastare e prevenire dispersione e abbandono scolastico, promuovere il successo formativo e la piena realizzazione di ognuna e ognuno, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche delle famiglie di provenienza.
“La lotta alla povertà educativa passa attraverso un impegno strutturato e condiviso sul territorio. È necessario rafforzare le politiche educative, promuovendo un sistema capace di rispondere alle diverse esigenze dei minori e di contrastare le disuguaglianze” ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
“Garantire opportunità di crescita e formazione è una responsabilità collettiva che richiede visione, collaborazione e investimenti mirati. La coprogettazione con gli attori locali è la chiave per costruire comunità educanti capaci di generare cambiamento” ha aggiunto.
Gli obiettivi del Protocollo
L’intesa con Save the Children prevede azioni congiunte per: ridurre la povertà educativa, attraverso progetti che migliorino l’accesso a servizi scolastici ed extrascolastici; prevenire l’abbandono scolastico, con interventi precoci per individuare e accompagnare studentesse e studenti a rischio; combattere le disuguaglianze, favorendo l’inclusione sociale e formativa di minori in condizioni di svantaggio.