Ai Mondiali di para atletica di Nuova Delhi l’Italia torna a festeggiare. Ambra Sabatini firma una vittoria che profuma di riscatto, riportandosi sul tetto del mondo nei 100 metri T63 e confermandosi regina della velocità paralimpica.
Archiviato lo sfortunato esordio nel salto in lungo, con tre nulli che avevano lasciato l’amaro in bocca, Sabatini ha saputo reagire con la grinta che da sempre la contraddistingue. Nei 100 metri la campionessa paralimpica e primatista mondiale ha conquistato l’oro con il tempo di 14.39, rimontando in rettilineo sull’indonesiana Karisma Evi Tiarani e sulla britannica Ndidikama Okoh, arrivate rispettivamente seconda e terza in 14.65 e 14.66.
Per l’atleta azzurra si tratta di un ritorno sul tetto del mondo due anni dopo il trionfo di Parigi, un risultato che rilancia ambizioni e motivazioni in vista delle prossime sfide: “Sono molto contenta di questa gara – ha commentato Sabatini – ho fatto esattamente ciò che mi ero ripromessa, correre precisa e ordinata senza strafare. Avevo bisogno di questo risultato e di questa sicurezza che oggi ho potuto ritrovare”.
La vittoria ha un sapore ancora più speciale per come è maturata, a poche ore da una prestazione difficile nel lungo: “Dopo i tre nulli di ieri non è stato facile, ci tenevo tanto – ha spiegato – però ho cercato di archiviare subito quell’esperienza per prepararmi mentalmente ai 100. Questa vittoria è una grande liberazione”.
Guardando al futuro, Sabatini non nasconde gli obiettivi: “Dopo Parigi è iniziata una fase di costruzione, con il mio allenatore stiamo mettendo un mattoncino alla volta in vista di Los Angeles. Ci sono altri limiti da superare e anche se non sono ancora a quel livello, so che ci arriveremo”.