Un nuovo trattamento contro l’osteoartrosi che combina biomateriali intelligenti e cellule staminali. La nuova speranza nella lotta contro una delle malattie articolari più diffuse e invalidanti al mondo arriva dal team di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Le terapie rigenerative elaborate si sono mostrate capaci di restituire funzionalità e benessere alle articolazioni danneggiate: nei test di laboratorio su modelli preclinici, infatti, ha ridotto l’infiammazione articolare rigenerando il tessuto cartilagineo. Risultati, pubblicati sulla rivista Biomaterials, che ora aprono le porte alla sperimentazione sull’uomo.
Lo studio rappresenta il traguardo conclusivo del progetto europeo Admaiora, coordinato da Leonardo Ricotti, professore di bioingegneria della Scuola Sant’Anna. Già un anno fa il gruppo di ricerca aveva ottenuto risultati incoraggianti nei primi test di laboratorio su cellule umane.
Il nuovo studio condotto su modelli animali dimostra ora che un biomateriale iniettabile caricato con cellule staminali e nanomateriali intelligenti, unito a una stimolazione a ultrasuoni controllata, favorisce la rigenerazione del tessuto danneggiato dall’artrosi e un miglioramento complessivo della salute dell’articolazione del ginocchio. “È un risultato entusiasmante, che conferma il potenziale della ricerca italiana nel campo delle tecnologie per la medicina rigenerativa – commenta Ricotti – I risultati ottenuti hanno confermato l’efficacia di questo paradigma terapeutico e aprono speranze per la futura cura dei pazienti con osteoartrosi. Allo stesso tempo, è importante sottolineare che serviranno ancora anni di studi e nuovi finanziamenti prima che queste scoperte possano tradursi in terapie concrete per i pazienti”.
La sfida ora è trasformare questi risultati scientifici in soluzioni cliniche in grado di migliorare la qualità della vita delle persone.