L’Italia ha vinto a Bologna la Coppa Davis 2025, battendo la Spagna nella finale e conquistando il terzo titolo consecutivo nella competizione. Il punto decisivo è arrivato dal singolare di Flavio Cobolli, nato a Firenze, che ha superato Jaume Munar 1-6, 7-6, 7-5 in una partita lunga e complessa, decisa soprattutto dalla tenuta mentale dell’azzurro.
Dopo l’avvio di Matteo Berrettini che ha conquistato il primo punto della finale per l’Italia battendo Carreno Busta per 6-3, 6-4, è toccato a Cobolli contro Munar provare a chiudere la sfida. Il match è partito male: Cobolli ha subito un 6-1 in 34 minuti, con Munar più solido e incisivo. Nel secondo set l’italiano ha cambiato ritmo, ha alzato le traiettorie e ha iniziato a prendere più campo, grazie anche ai tanti consigli dalla panchina del livornese Filippo Volandri e dello stesso Berrettini. Il tie-break è stato il passaggio decisivo: dopo aver fallito sei set point complessivi, Cobolli ha sfruttato il settimo grazie a un lungolinea che ha ribaltato l’inerzia della partita.
Nel terzo set l’azzurro ha mostrato maggiore continuità nei turni di servizio e ha approfittato del calo dello spagnolo, più falloso e meno incisivo. Il break sul 5-5 ha aperto la strada alla vittoria finale, chiusa tra l’esultanza del gruppo azzurro guidato da Filippo Volandri, capitano al suo terzo trionfo consecutivo.
Accanto a Cobolli, il contributo di Matteo Berrettini – grande tifoso viola – è stato fondamentale per tutto il weekend, a lui l’arduo compito di aprire ogni match al meglio: leader nei momenti chiave e punto di riferimento per il resto della squadra, ha sottolineato come “l’energia e la compattezza del gruppo facciano la differenza”.
Con questo successo, l’Italia diventa la terza nazione nella storia a vincere nella stessa stagione Coppa Davis e Billie Jean King Cup per due anni consecutivi, insieme a Stati Uniti e Australia. E conquista la Davis in casa per la prima volta nella sua storia.
Volandri ha parlato di una “vittoria costruita negli anni” e ha evidenziato la maturità dei suoi giocatori, nonostante le assenze dell’ex numero uno al mondo Jannik Sinner e del carrarino, Lorenzo Musetti, che presto diventerà padre bis.