La raccolta differenziata in Toscana si avvicina sempre di più al 70%: nel 2024 è aumentata dell’1,6% rispetto all’anno precedente superando il 68% (68,28). In numeri assoluti, anche a fronte di un lieve incremento dei rifiuti urbani, arrivati a 2,28 milioni di tonnellate, (+1,2%) si è ridotta di 26.000 tonnellate la parte non differenziata ed è aumentata di oltre 53.000 tonnellate quella differenziata.
Questi dati sono stati illustrati dall’assessore regionale all’ambiente David Barontini al forum dell’economia circolare di Legambiente, in corso a Montemurlo.

“I risultati sono incoraggianti – ha esordito l’assessore – Secondo questi dati, certificati dagli uffici regionali con la collaborazione dell’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), siamo infatti vicinissimi al 70% di raccolta differenziata. Proseguiamo così la rotta di avvicinamento verso l’obiettivo del 75% fissato per il 2028 dalla pianificazione regionale”.
“E’ un risultato – ha aggiunto Barontini – che il sistema delle istituzioni e delle amministrazioni locali condivide pienamente con i cittadini e le cittadine toscane, sempre più attenti all’ambiente e ai propri comportamenti individuali. Performance come queste – ha concluso – rendono sempre più concreta la transizione verso un’economia circolare”.
I dati divisi per Ato e per provincia
Se scomponiamo i dati sulla scala degli Ato (Ambiti territoriali ottimali) il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è quello di Ato Toscana Costa che con il 71% ha confermato il risultato dell’anno precedente. Ato Toscana Centro è invece cresciuta fino al 70% (1,7 punti in più rispetto al 2023) e anche l’Ato Toscana Sud ha compiuto un deciso passo avanti avvicinandosi al 62% di raccolta differenziata con tre punti e mezzo in più rispetto al 2023.
Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca con il 77,7% di raccolta differenziata, percentuale di poco superiore al 2023 (+0,3). Seguono Prato con il 71,7% di differenziata (+0,7 rispetto al 2023), Firenze e Massa Carrara con il 70,2% (+2% la prima, +0,4 la seconda), Pisa con il 69,7% (+0,3 ), Siena con il 65,3% di differenziata (+1,9), Pistoia con il 64,8% (+1,6), Livorno con il 63,8% di differenziata (+2,6), infine Grosseto con il 61,7% d(+2,3 punti) e Arezzo con il 59,6% (+3,1).
I comuni ‘ricicloni’ in Toscana
Per quanto riguarda i Comuni sono 166 quelli che nel 2024 hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, per una popolazione pari al 63% di quella regionale. Il Comune più ‘riciclone’ del 2024 è ancora Larciano (PT) con il 91% di raccolta differenziata. Seguono Capannori (LU) con 88,82% e Montelupo Fiorentino (FI) con 88,31%.
Ma sono 45 i comuni che superano l’80% di raccolta differenziata, dopo la terna dei più virtuosi, si collocano: Gambassi Terme (FI) 87,99%, Montecarlo (LU) 87,68%, Capraia e Limite (FI) 87,64%, Cerreto Guidi (FI) 87,47%, Calcinaia (PI) 87,33%, Montespertoli (FI) 86,84%, Monsummano Terme (PT) 86,81%, Lamporecchio (PT) 86,63%, Vinci (FI) 86,32%, Fucecchio (FI) 86,25%, Certaldo (FI) 85,87%, Serravalle Pistoiese (PT) 85,69%, Massarosa (LU) 85,59%, Seravezza (LU) 85,51%, Empoli (FI) 85,44%, Santa Maria a Monte (PI) 85,19%, Rufina (FI) 84,72%, Castelfiorentino (FI) 84,59%, San Godenzo (FI) 84,49%,Pieve a Nievole (PT) 83,30%, Dicomano (FI) 82,93%, Chiesina Uzzanese (PT) 82,41%, Casola in Lunigiana (MS) 82,37%, Scarperia e San Piero (FI) 82,25%, Montale (PT) 82,12%, Filattiera (MS) 82,12%, Barberino Tavarnelle (FI) 81,88%, Ponte Buggianese (PT) 81,84%, Villafranca in Lunigiana (MS) 81,73%, Cascina (PI) 81,35%, Pietrasanta (LU) 81,25%, Rignano sull’Arno (FI) 81,08%, Montignoso (MS) 81,02%, Bientina (PI) 81,01%, Bagni di Lucca (LU) 80,97% Bagnone (MS) 80,86%, Borgo a Mozzano (LU) 80,82%, Montaione (FI) 80,58%, Buggiano (PT) 80,44%, Lucca (LU) 80,43%, Lastra a Signa (FI) 80,43%, Casciana Terme Lari (PI) 80,21%.