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Sicurezza in discoteca: un protocollo tra Regione e Prefettura

Metal detector, defibrillatori, maggiore informazione nelle scuole e maggiore formazione degli operatori sono alcuni dei punti dell’iniziativa che avrà come testimonial Carlo Conti

Sicurezza nelle discoteche, siglato un protocollo tra Regione Toscana e Prefettura

Dopo i fatti di Corinaldo, il locale dove un anno fa morirono 6 ragazzi e a decine restarono feriti, la Procura di Firenze e la Regione Toscana hanno deciso di firmare e condividere un protocollo sulla sicurezza nelle discoteche. Il documento è stato firmato anche da Anci Toscana, direzione regionale dei Vigili del Fuoco, Ufficio scolastico regionale, Associazioni di categoria dei gestori delle discoteche, alla presenza del capo della Polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli. Testimonial dell’iniziativa, il presentatore Carlo Conti.

Obiettivi del protocollo: accrescere i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità delle discoteche, favorire una sempre più diffusa cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni, che costituiscono la parte preponderante dei frequentatori di discoteche o comunque di locali di pubblico intrattenimento; prevenire tutte quelle circostanze che possono determinare situazioni di panico; mettere a punto strategie sempre più aggiornate di prevenzione di eventi illegali e pericolosi; affiancare alle azioni di vigilanza adeguate campagne di sensibilizzazione/informazione sulle conseguenze dell’abuso di alcol e dell’uso di droghe, effettuate da operatori specializzati dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie. Tutto questo, con il coinvolgimento diretto degli imprenditori del settore intrattenimento, per i quali sono previsti incentivi e meccanismi premiali.

Ecco alcuni degli impegni previsti dal protocollo. I gestori di discoteche e dei servizi di controllo dovranno garantire un numero adeguato di personale, che va da 4 addetti per 400 persone presenti nella sala fino a 11 per 1.500 persone; per presenze superiori a 1.500, si dovrà aggiungere 1 unità di personale ogni 100 persone. Durante gli eventi dovrà essere presente personale incaricato dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. Andranno comunicati a Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco gli eventi per i quali si prevedono problematiche riferibili a profili di safety e security. Ancora, i gestori dovranno predisporre e aggiornare regolarmente i piani di emergenza; definire i controlli da effettuare prima, durante e alla chiusura del locale; favorire l’impiego di metal detector palmari all’ingresso dei locali; usare il contapersone; promuovere attività formative nelle scuole.

Prefetture e Anci Toscana si impegnano a sensibilizzare le Commissioni di vigilanza provinciali e comunali sui locali di pubblico spettacolo, per esempio per incrementare il numero delle verifche periodiche, e obbligare il titolare della licenza ad adottare misure idonee per impedire l’introduzione nel locale di armi o altri oggetti atti ad offendere o spray urticanti.

Regione Toscana si impegna a impartire alle Asl direttive per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione sulle conseguenze dell’uso di droghe e dell’abuso di alcol; potenziare le attività di controllo nei locali; incrementare la durata del percorso formativo per addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimemto e di spettacolo, implementando i moduli formativi sulle tecniche di gestione delle emergenze, l’impiego di defibrillatori e l’utilizzo di metal detector.

“Nel difficile e complesso compito di garantire un equilibrio tra i diritti e gli interessi dei gestori delle discoteche e il diritto dei ragazzi al divertimento, c’è anche il dovere delle istituzioni di garantire la sicurezza di tutti. E questo dovere non può trovare risposta esclusiva nella sola ricerca della sicurezza e nella repressione”. È quanto ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi. “È necessario l’apporto di tutti e di ciascuno, secondo le proprie competenze e le proprie responsabilità – ha aggiunto l’assessore Saccardi – Come Regione Toscana abbiamo aderito volentieri; le Asl, che fanno capo alla Regione, si faranno carico non solo dell’aspetto educativo nelle scuole, con incontri su droga e alcol, ma anche lavorando sull’aspetto della formazione professionale. Nel ringraziare tutti i presenti a questo tavolo, voglio sottolineare che questo non è un punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso che ci deve vedere tutti impegnati nell’interesse della comunità”.

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