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A Barberino Tavernelle nasce la prima comunità energetica del Chianti

Cittadini e aziende potranno aderire alla comunità abbattendo il costo dei consumi energetici

© anatoliy_gleb/Shutterstock

Nasce a Barberino Tavernelle la prima comunità energetica del Chianti. Cittadini e aziende che aderiranno in qualità di prosumer, ovvero produttori e consumatori, potranno abbattere i costi dei consumi energetici fino a quasi al 100% e accedere ad un importante vantaggio economico fino al 200% del costo dell’impianto se si doteranno di impianti fotovoltaici e cabine di accumulo elettrico.

L’obiettivo infatti è la creazione di una comunità energetica volta a contribuire attivamente alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile del territorio. Il progetto messo in campo dal Comune propone un nuovo modello, sociale ed economico, fondato sull’aggregazione e la coalizione imprenditoriale, capace di realizzare un’azione diretta e partecipata nel settore energetico.

Cinque impianti fotovoltaici installati

Il progetto del Comune prevede l’installazione di cinque impianti fotovoltaici: il primo sulla copertura della scuola secondaria di primo grado di Tavarnelle per una potenza pari a 66 kW, il secondo sulla copertura del cimitero di Barberino per una potenza pari a 33 kW, il terzo sulla palestra Galletti di via Allende a Tavarnelle per una potenza di 51 kW, il quarto sulla scuola dell’infanzia di Barberino Val d’Elsa per una potenza di 56 kW e il quinto sulla copertura della scuola primaria di Barberino per una potenza pari a 62 kW.

Inoltre il Comune ha previsto l’installazione di colonnine di ricarica elettrica in varie aree del territorio tra cui il parcheggio di piazza della Repubblica, l’area del parcheggio della Coop di Tavarnelle, il parcheggio di Barberino Val d’Elsa e l’area di sosta di Sambuca Val di Pesa.

“Nel momento in cui occorre agire localmente – commenta il sindaco David Baroncelli  per contrastare il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità, sfida tra le più complesse della contemporaneità, puntiamo a costruire una comunità che condivida lo sviluppo di un progetto per la produzione di energia rinnovabile”.

Coinvolgere cittadini, scuole e imprese

Ispirata ai principi del decentramento della localizzazione della produzione energetica, l’idea è quella di coinvolgere cittadini, scuola e attività economiche del territorio in grado di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. “Il primo passo – continua il sindaco – è la partecipazione alla comunità energetica della quale si potrà fare parte come consumatore o come prosumer ovvero protagonisti dei flussi energetici, soggetti che consumano e contribuiscono attivamente al processo produttivo”.

In base a questo nuovo red, le famiglie e le aziende aderenti alla comunità energetica potranno possedere un proprio impianto di produzione energetica e consumarne una parte, la restante quota potranno immetterla in rete o condividerla con altri privati o aziende o accumularla e avvalersene nel momento più opportuno.

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