Dopo dieci edizioni all’insegna della creatività, dell’arte e della partecipazione collettiva, Ex Fabrica torna a popolare il giardino Fabbrichino con un’edizione speciale dal titolo evocativo: Last Dance. Non un addio, ma la celebrazione della chiusura di un ciclo e l’inizio di nuove prospettive.
Last Dance si presenta come un inno alla trasformazione, alla rinascita e al senso di comunità. Per tre settimane dal 7 al 29 giugno, il cuore verde dell’ex fabbrica Balli si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, con concerti, spettacoli, laboratori per bambine e bambini, letture e performance.
Questa edizione rappresenta anche l’ultima tappa della Compagnia TPO all’interno dello spazio del Teatro Fabbrichino, che ha animato per oltre vent’anni. Al termine di Ex Fabrica, infatti, il gruppo lascerà ufficialmente il Fabbrichino, dando il via a un nuovo progetto di riqualificazione promosso dal Comune, che trasformerà l’area in un polo teatrale di nuova generazione.
Federica Camiciola curatrice del programma dei concerti ha risposto ad alcune nostre domande.
Ciao Federica, lo spazio di ex Fabrica prima era uno spazio industriale, che cosa c’era al posto del giardino?
Nel periodo tra maggio 2014 e giugno 2015 la compagnia TPO ispirandosi al paesaggista e giardiniere Gilles Clement ed ai sui testi sul “Terzo Paesaggio”, ha adottato un’area abbandonata adiacente al teatro fabbrichino ricavando un giardino urbano di circa 400 m². Lo spazio comprende un’area verde (tappeto erboso contornato da bamboo e graminacee perenni) ed un’area ricreativa su ghiaia bianca per laboratori e servizi.
Ci sono realtà che lottano tutto l’anno per mantenere alta l’attenzione, ma mancano i posti dedicati, soprattutto per l’inverno. D’estate ci sono più possibilità, Ex Fabrica è una di quelle
Questo progetto di “giardinaggio planetario” rappresentava il punto di partenza per ripensare al destino di tutta l’area industriale del Fabbricone come “Fabbrica delle Arti”, cosa che si dovrebbe concretizzare con il progetto “Rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone e nuove connessioni urbane” ad oggi in fase di partenza. Da qui il titolo Last Dance di quest’ultima edizione in vista dell’apertura del cantiere: non un addio, ma un invito a danzare simbolicamente verso il futuro, celebrando la fine di un ciclo e il germogliare di nuove possibilità.
Da quanti anni organizzi lo spazio estivo di Ex-Fabrica, com’è nato questo progetto?
Ho iniziato a collaborare con la Compagnia TPO nell’organizzazione di Ex Fabrica nel 2018. Inizialmente attraverso la Millessei Dischi, associazione ed etichetta che ho fondato insieme ad amici e colleghi musicisti ormai non più attiva ma che in passato ha prodotto band del territorio (Mitici Gorgi, Farewell to Hearth and Home). Inizialmente mi occupavo di tutto ciò che riguardava la musica, dai concerti alla gestione del giardino sonoro, passando anche per la produzione di musiche per le performance di danza contemporanea per adulti prodotte dalla compagnia in occasione della rassegna. Da allora un po’ di cose sono cambiate, la Millessei dischi ha cessato di esistere e da tre anni mi occupo esclusivamente della rassegna musicale interna alla manifestazione in maniera autonoma.
Come scegli i gruppi e gli artisti che si esibiscono?
Sono ormai 11 anni che organizzo concerti a Prato, inizialmente in piccoli locali del centro storico con i quali ho collaborato soprattutto durante le stagioni invernali. Inoltre, con la mia band Mitici Gorgi, ho avuto modo di conoscere molte persone che alimentano con passione il mondo della musica underground del nostro paese, sia organizzatori che musicisti (che spesso sono la stessa persona…) con i quali nel tempo è nato un rapporto di stima reciproca. Questo ovviamente mi ha permesso di conoscere abbastanza bene l’ambiente, facendomi appassionare a etichette o musicisti che reputo importantissimi per la scena musicale italiana. Mi piace quindi essere aggiornata con le uscite discografiche delle mie etichette preferite, seguo con passione i loro percorsi e cerco di partecipare ai loro live fuori dal territorio pratese. Queste esperienze mi permettono di arrivare decisa al momento della scelta dei gruppi che partecipano alla rassegna di Ex Fabrica felice di avere la possibilità di condividere progetti per me molto validi e importanti che purtroppo trovano poco spazio in città durante l’inverno.
Permettimi una riflessione. Negli ultimi anni la città di Prato non offre una programmazione musicale continuativa (soprattutto per la scena underground) che permetta di formare un pubblico abituato a certe sonorità. Ci sono realtà che lottano tutto l’anno per mantenere alta l’attenzione (Santa Valvola per esempio), ma mancano i posti dedicati, soprattutto per l’inverno. D’estate ci sono più possibilità, Ex Fabrica è una di quelle.

Il programma degli eventi
La rassegna musicale, sotto la direzione artistica di Federica Camiciola, tocca diversi generi musicali, dall’etno-funk dei pratesi Mario Mario (apertura 7 giugno) al jazz contemporaneo di Laura Agnusdei (21 giugno).
Durante le tre settimane la musica live sarà spesso protagonista con più di dieci concerti di artisti attivi nella scena underground nazionale e non solo, come i Monte Mai (12 giugno), trio svizzero-caraibico di Art Pop, Korobu (13 giugno), energica band tra post-punk e krautrock da Bologna, Valerian Swing (27 giugno) trio tra post-rock, elettronica e jazz contemporaneo ormai affermatissimo anche oltre il confine nazionale e i Flame Parade, band sempre in continua evoluzione, il 14 giugno.
Ci sarà anche spazio per nuovi progetti, per lo più locali, dalle ottime promesse come Plastic Man (20 giugno) o VOV VOV! finalisti all’ultimo Rock Contest (24 giugno). Gran finale con il concerto della polistrumentista e produttrice Beatrice Antolini il 28 giugno a presentare il suo ultimo album Iperborea.
Atelier e spettacoli per bambine e bambini della Compagnia TPO: In collaborazione con il Teatro Metastasio, ogni giovedì alle 19.00 andrà in scena “Mio” con Sara Campinoti e Valentina Sechi, i biglietti saranno acquistabili sul sito https://ticka.metastasio.it/ o direttamente sul posto.
Inoltre, ogni lunedì e mercoledì nel giardino si terrà l’atelier musicale gratuito “Tu_Boh Orchestra” per i bambini e bambine di tutte le età, un corso stravagante di musica in comune con Francesco Fanciullacci e Běla Dobiášová.
Cinema d’animazione all’aperto a cura di Cinefilante: una selezione di cortometraggi d’autore per il pubblico a partire da tre anni, inclusivi, alternativi e ribelli. Ogni mercoledì al calar del sole.
Libri e Storie a cura di Le Storie della Mippa che porta nel giardino una piccola libreria verde e letture animate ogni martedì da ascoltare e agire all’aria aperta. Due anche gli appuntamenti speciali: venerdì 13 giugno laboratorio con Elena Triolo e la sua graphic novel “Elettra”, sabato 21 giugno Storie arcobaleno, in vista del Pride a Prato. Un’occasione per vivere le storie da vicino, con occhi, mani e cuore.
Open Desk: è lo spazio dedicato agli amanti della musica: ogni domenica dalle 19, il giardino Fabbrichino si apre alle collezioni private e alle passioni sonore del pubblico. Una consolle aperta per far ascoltare i propri brani preferiti, scambiare storie, gusti e scoperte musicali, trasformando ogni serata in un ascolto collettivo. Per iscriversi basta scrivere in direct su IG di Ex Fabrica indicando nome e tipo di musica proposta.
