Il Parco dei Renai a Signa resta aperto fino al 31 dicembre. La proroga è stata decisa per permettere a chi vuole godersi i paesaggi autunnali e invernali di fare passeggiate e passare qualche ora lontano da smog e stress. Per il futuro si punta al completamento dell’area centrale del parco, per la quale la parte privata è al lavoro con l’amministrazione.
Il piano di recupero prevede una destinazione ricettiva per questo spazio che sarà all’altezza della qualità del parco, per fare dei Renai ancora di più una meta nazionale della rete Turismo-Natura-Arte.
Le presenze nel parco tornate pre Covid
“Siamo tornati alle presenze pre Covid, stabilmente, grazie agli eventi e alla qualità offerta dai nostri gestori – sottolinea Andrea Marzi, ad della società di gestione, Isola dei Renai -. Abbiamo progetti per crescere ancora, sia per quanto riguarda la possibilità di praticare attività sportiva, sia con nuovi spazi per il tempo libero. L’obiettivo è rendere fruibile il parco in tutte le stagioni, farlo essere sempre di più un contenitore per la cultura, il benessere, il divertimento”.
Procedono i lavori per la cassa d’espansione
“Mentre procedono i lavori di realizzazione della cassa d’espansione per le piene dell’Arno – spiega il presidente dell’Isola dei Renai, Daniele Donnini – non dobbiamo dimenticare che anche nel marzo scorso il parco è stato invaso dalle acque durante l’ultima ondata di maltempo. Siamo ripartiti, e puntiamo a crescere ancora”.

Il successo del Parco dei Renai
Per il sindaco di Signa Giampiero Fossi “è con grande soddisfazione che vediamo confermato il successo straordinario del Parco dei Renai in questa stagione. L’ampliamento del periodo di apertura testimonia quanto questo luogo sia richiesto, vissuto e amato non solo dai signesi, ma da visitatori provenienti da tutta la Toscana“.
“Quando tra pochi mesi i lavori della cassa di espansione saranno completati – aggiunge – il Parco dei Renai tornerà a respirare a pieni polmoni, pronto ad accogliere con nuove energie e opportunità le migliaia di persone che lo scelgono da sempre come luogo di incontro con la natura e con sé stessi”.