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Anci lancia il Decalogo per il rilancio della montagna toscana

A gennaio Anci Toscana organizzerà il primo tavolo con la presenza dei sindaci, per passare dai principi generali agli atti concreti, una sfida difficile ma necessaria

Via Vandelli da Modena a Massa: le Apuane - © La Via è una

Giovedì 19 dicembre a Firenze si è tenuta una giornata organizzata da Anci Toscana per ribadire le richieste dei Comuni in vista della discussione sul nuovo ddl nazionale del settore, oltre che per rafforzare il patto “Città-Montagna” e per presentare i risultati del progetto europeo “L’Europa sulla Montagna Toscana”, da cui è scaturito un Decalogo ragionato e condiviso come base di lavoro concreta sulle politiche per la montagna non solo toscana ma dell’intero paese

Presenti in palazzo medici Riccardi tanti sindaci e il vicepresidente nazionale e delegato aree interne di Anci Roberto Pella, che ha riconosciuto il contributo e l’impegno di Anci Toscana e assicurato il supporto nella definizione delle nuove norme, ora in discussione in Parlamento.

“Il nostro è un appello a tutte le forze politiche, perché la legge garantisca l’equilibrio e l’omogeneità dell’intero territorio italiano. Siamo in una fase di svolta, che va governata e che deve avere come base concettuale il lavoro “con” e non “per” la montagna – ha detto Luca Marmo, sindaco di San Marcello Piteglio e delegato Anci Toscana di settore – Il ddl ora dovrà essere approvato definitivamente e ci appelliamo al Parlamento perché non lo licenzi frettolosamente, ma si prenda il tempo necessario perché possa diventare uno strumento veramente utile e concreto”.

Il manifesto si sviluppa su dieci temi: la classificazione dei Comuni montani; la garanzia dei servizi essenziali; l’incremento del Fondo per la montagna (Fosmit); il riconoscimento dei servizi ecosistemici; l’introduzione della fiscalità di vantaggio; lo sviluppo dei centri di competenza montana; la copertura telematica; l’agricoltura di montagna; i trasporti; la strategia per le aree interne.

Riguardo al rapporto tra le città e i piccoli centri, e alla necessità di creare un nuovo equilibrio virtuoso tra aree interne e aree urbanizzate, a gennaio Anci Toscana organizzerà il primo tavolo con la presenza dei sindaci, per passare dai principi generali agli atti concreti; una sfida difficile ma necessaria, come dimostrato dallo studio presentato dal professor Massimo Rovai dell’Università di Pisa.

Oltre a Marmo e Pella, hanno partecipato ai lavori Sara Di Maio sindaca di Barberino di Mugello, Giovanni Bettarini assessore di Firenze, Nicola Armentano vicepresidente Anci Toscana, Giacomo Santi delegato Anci Toscana Aree Interne e sindaco di Volterra, Nicola Poli referente Anci Toscana Consulta Piccoli Comuni e sindaco di Minucciano, Federico Ignesti referente Anci Toscana Unioni Comunali e sindaco di Scarperia San Piero, Emanuele Piani delegato Anci Toscana Parchi e Aree protette e sindaco di San Godenzo, Francesco Guarguaglini delegato Anci Toscana Politiche contro lo spopolamento e sindaco di Radicondoli, Tommaso Triberti Delegato Anci Toscana Rigenerazione Urbana e sindaco di Marradi, Andrea Tagliasacchi delegato Anci Toscana al Tavolo Città Montagna e sindaco di Castelnuovo di Garfagnana; oltre a Eleonora Ducci sindaca di Talla, Gianluigi Giannetti sindaco di Fivizzano e Luciana Bartaletti sindaca di Chiusdino, che hanno raccontato le positive esperienze del progetto “L’Europa sulla Montagna Toscana“.

Il Decalogo si può leggere QUA

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