Storie/

I 100 anni di Artemio Franchi, (grande) uomo di calcio. Il ricordo di Firenze

Tre giorni di eventi per il centenario della nascita dell’ex presidente della Figc, cui è intitolato lo stadio di Firenze. Parla il figlio Francesco: “Oggi servirebbe un dirigente come mio padre”

Rassegna stampa su Artemio Franchi - © Lega Pro

“Nel calcio di oggi un dirigente come mio padre Artemio servirebbe, ma sono certo che con gli attuali vertici sapremo ripartire”. Lo ha detto Francesco Franchi, durante la presentazione della tre giorni di eventi, a Firenze, da sabato 2 a lunedì 4 aprile 2022, in occasione dei 100 anni dalla nascita del padre Artemio, ex presidente della Figc.

Delusione Mondiale

“L’eliminazione dell’Italia dai prossimi mondiali è una cosa terribile ma potrà essere l’occasione per riformare il nostro calcio partendo dalla serie C e coivolgendo via via le altre categorie” ha continuato Franchi. “Servono riforme per dare più spazio ai giovani talenti italiani, sui vivai, sulla formazione tecnica e non solo fisica dei calciatori. Aggiungo che mio padre non sarebbe stato contento della scelta di far svolgere i Mondiali in Qatar per vari motivi: soprattutto perché prevale di più l’aspetto economico, mentre il calcio deve essere un veicolo di democrazia, unione e solidarietà“.

La presentazione dell’evento dedicato ad Artemio Franchi – © Lega Pro

“Mio padre Artemio alla fine sarebbe stato contento del progetto di ristrutturazione dello stadio che porta il suo nome, è pensato per un calcio nuovo e per le esigenze della Fiorentina” ha aggiunto Francesco Franchi. “All’inizio mi ha lasciato un po’ perplesso la copertura, ma poi ho pensato che vi ha lavorato uno fra i migliori studi di architettura. Sarà bello vedere lo stadio dal basso e dal punto di vista della fruibilità, mio padre pensava agli stadi come a spazi aperti e vitali“.


Riforme necessarie

Secondo Franchi per il futuro del calcio servono impianti moderni e funzionali ma anche un pacchetto di riforme. “Intanto sul ruolo dei procuratori, quindi sui campionati anche se non basta togliere due squadre dalla A e inserirle nella B. Occorre una riforma organica che riguardi la tecnica (tornando a insegnare i fondamentali), l’etica (alla luce degli episodi, rari ma inaccettabili, di razzismo, sessismo e violenza) e l’aspetto economico. Se oggi ci fosse mio padre probabilmente diverse riforme sarebbero già state attuate“.

Artemio, l’anticipatore

“La sua grandezza è stata quella di anticipare i tempi: Artemio Franchi oggi è più che mai moderno e attuale, è una delle componenti più belli della storia di questa città e per il calcio italiano resta il numero uno degli innovatori. Ci aiuterà a ripartire” ha detto Francesco Ghirelli presentando la manifestazione (“Franchi ieri, oggi e domani”) che si svolgerà a Firenze per le celebrazioni del 100esimo anniversario della nascita dell’ex presidente della Figc scomparso a 61 anni nel 1983 in un incidente stradale.

“Non avrei voluto che questo convegno si tenesse pochi giorni dopo la seconda esclusione consecutiva della nostra Nazionale dai Mondiali” ha proseguito il presidente della Lega Pro. “Ma proprio per questo ora bisogna lavorare per ripartire e rilanciare il calcio italiano facendo leva sui suoi insegnamenti. Occorre partire da alcuni elementi, ad esempio se i convocabili dalla nazionale italiana continuano ad essere pochi non si va da nessuna parte, servono dunque infrastrutture all’avanguardia e coinvolgere anche il sistema scolastico. A Coverciano risiede uno dei punti d’eccellenza su cui lavorare. Quanto alla normativa che favorisce il rientro dei capitali in Italia è evidente che per i giovani non può valere, vale per quei giocatori che portano qualità, come Ronaldo. Nel decreto che verrà dibattuto presto in Parlamento se ne dovrà discutere. E da questo punto di vista – ha concluso Ghirelli – Franchi ci dà una mano perché ha saputo intrecciare bene il rapporto tra l’Europa, il mondo e l’Italia, occorre essere lungimiranti“.

I più popolari su intoscana