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All’Accademia riapre la Sala del Colosso: una nuova luce illumina i capolavori del ‘400 e ‘500 fiorentino

La direttrice del museo fiorentino Cecilie Hollberg ha dichiarato “E’ come vedere per la prima volta le opere a colori mentre prima erano in bianco e nero”

Torna finalmente alla luce martedì 8 febbraio 2022 dopo mesi di chiusura dovuti a imponenti interventi di restauro la sala del Colosso della Galleria dell’Accademia di Firenze che conserva l’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine del Giambologna e i capolavori della pittura fiorentina del 400 e del primo 500.

Cecilie Hollberg direttrice Galleria dell’Accademia di Firenze ha dichiarato: “Sono stati dei lavori ciclopici che portano queste opere finalmente in primissimo piano e danno loro la visibilità meritata perchè sono eccezionali e da riscoprire dettaglio per dettaglio. Abbiamo rivisto dal punto di vista conservativo e di manutenzione tutte le opere comprese le cornici, vedrete che adesso si possono godere i contenuti di queste opere e non solo le sagome. E’ come vedere per la prima volta le opere a colori mentre prima erano in bianco e nero.”

Gli imponenti interventi di ritrutturazione delle sale sono iniziati nel 2019 e hanno visto un restyling completo dell’allestimento, con un nuovo impianto di climatizzazione e illuminazione studiato per esaltare le opere esposte insieme al particolare tono di blu scelto per le pareti.

Le opere sono state distanziate per rendere il percorso più fluido, utilizzando supporti più leggeri e meno invasivi e le didascalie tutte riviste e aggiornate. I dipinti sono stati riordinati raggruppandoli per scuole secondo un criterio storico-artistico, oltre che estetico.

Inoltre una nuova saletta è stata creata a fianco della sala del Colosso dove trovano posto lo splendido Cassone Adimari dello Scheggia e la Tebaide di Paolo Uccello.

“Abbiamo fatto dei lavori sulle capriateha raccontato la direttrice Hollbergc’erano impianti che perdevano acqua, abbiamo rifatto l’intonaco, l’impianto di climatizzazione, gli impianti elettrici. Abbiamo disallestito e fatto dei restauri, didascalie nuove. L’ultimo passo è stato quello di rimettere al loro posto le opere e le nuove luci a Led di ultimissima generazione. Finalmente abbiamo riportato il museo nel ventunesimo secolo. Il prossimo passo sarà inaugurare la mostra “Michelangelo l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra”.

La Galleria dell’Accademia durante la quarta ondata di Covid non ha interrotto la sua attività, anzi ha visto arrivare un turismo diverso con molti giovani attenti e felici di riscoprire dopo il lockdown i capolavori del museo fiorentino.

“Il museo è un luogo sicuroha dichiarato Cecilie Hollberg badiamo a tutto quello che bisogna fare a seconda dei decreti. Stiamo andando benissimo, c’è un pubblico molto giovane e molto simpatico e interessato che permane nel museo molto più a lungo di quanto fossimo abituati in passato. Sono visitatori singoli, in due o in tre che scoprono le nostre opere con grande gioia, non ci possiamo lamentare anzi i fine settimana sono sempre pienissimi. Certo manca tutta l’Asia, l’America, la Russia, mancano continenti interi e questo è un dato di fatto, ma c’è tantissima gioventù italiana ed europea.”

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