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Al Museo Galileo un maggio tra musica e scienza con il rarissimo Telescopio Gregoriano e i concerti del Cherubini

Per tutto il mese di maggio nel museo fiorentino un viaggio tra musica e stelle con i concerti del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze

Michele Subert_ Stefano Casciu_ Giorgio Strano_ Filippo Camerota_ Roberto Ferrari_ Natacha Fabbri_ Giovanni Pucciarmati

Sara un maggio frizzante per il Museo Galileo  che proporrà ai visitatori un viaggio tra note musicali e spazi siderali.

Sarà esposto per la prima volta nella storia del museo fiorentino il Telescopio gregoriano di Philippe-Claude Le Bas, uno dei primissimi strumenti del genere realizzato a Parigi alla fine del Seicento.

A maggio si terrà anche la rassegna “Orbite Musicali”, in tutto quattro concerti appositamente concepiti dal Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che si ispirano al sodalizio tra musica e scienza, con particolare riferimento all’astronomia.

Il Telescopio di Philippe- Claude Le Bas

Il Telescopio riflettore gregoriano di Philippe-Claude Le Bas è uno dei primi del suo genere, realizzato seguendo le indicazioni costruttive date dallo scozzese James Gregory nella sua opera Optica promota del 1663.

Il telescopio, appartenuto all’antiquario milanese Michele Subert, è stato acquistato dal Ministero della Cultura e affidato al Museo Galileo in comodato d’uso gratuito dall’ente proprietario statale, la Direzione regionale musei della Toscana.

Di Le Bas sappiamo che costruì vari strumenti per l’Observatoire Royal di Parigi, fondato nel 1667 sotto l’egida del ministro Jean-Baptiste Colbert e diretto, dal 1671, dall’astronomo italiano Gian Domenico Cassini.

Come ottico di Luigi XIV di Francia (il Re Sole), Le Bas ebbe il permesso di risiedere al Louvre, un privilegio attestato dalla firma incisa sul telescopio: “Le Bas aux Galleries du Louvre Paris”.

L’oggetto è ancora perfettamente funzionante: sia le ottiche che le parti meccaniche sono integre. Il telescopio è completo di treppiede con giunto sferico per il corretto orientamento ed è dotato di una particolare montatura con vite a succhiello che ne permette la stabile collocazione su un supporto fisso.

Giorgio Strano con il Telescopio gregoriano di Philippr-Claude Le Bas

La rassegna di concerti “Orbite Musicali”

Durante tutto il mese di maggio il Museo Galileo propone la rassegna “Orbite Musicali”, quattro composizioni, in prima esecuzione assoluta, che interpretano il moto delle comete e dei quattro satelliti di Giove, il dialogo tra un astronomo e un satellite, e alcune ricerche di Leonardo da Vinci.

Un incontro sarà inoltre interamente dedicato all’ensemble di fisarmoniche diretto dal professor Ivano Battiston, presente anche nella veste di compositore con Pulsar.

Ogni concerto si conclude con una diversa interpretazione di Serenata per un satellite (1969) di Bruno Maderna.

In questa occasione, nella sala dell’imponente modello cosmologico di Santucci, il pubblico potrà assistere a esecuzioni che rievocano la scoperta dei Pianeti Medicei (i satelliti di Giove) compiuta da Galileo: gli strumentisti, simulando il moto degli astri, realizzeranno delle vere e proprie “Orbite Musicali”.

I quattro argomenti scelti per questi incontri – Dialoghi cosmici, Stelle danzanti, Da Firenze alle stelle e Macchine sonore – illustreranno il contesto storico-filosofico dei temi a cui si ispirano i concerti, concentrandosi sull’idea di viaggio astronomico, sulle macchine sonore di Leonardo da Vinci e sul percorso che ha portato l’uomo a diventare “abitante del cielo”.

 

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