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© Christophe Goussard

Viaggi /

Arte contemporanea in vigna: un viaggio tra cantine e installazioni

Dal Chianti alla Maremma, passando per la Val d’Orcia. Sono moltissime le tenute e le aziende vitivinicole toscane che tra i filari ospitano sculture, dipinti e opere di design, trasformandosi in meravigliosi musei en plein air

Non solo uva: tra i filari delle più belle cantine della Toscana si nascondono anche vere e proprie opere d’arte, frutto della creatività e dell’estro di maestri internazionali. Così, tra un bicchiere di vino e l’altro, si finisce con l’ammirare installazioni, sculture e architetture di design custodite nelle tante tenute della regione.

Tra modernità e tradizione: Toscana Wine Architecture

Iniziamo il viaggio nelle 14 cantine di eccellenza del circuito Toscana Wine Architecture, delle “cattedrali” del vino firmate dai grandi esponenti dell’architettura contemporanea, come Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa. Questi affascinanti edifici, perfettamente integrati con il paesaggio circostante, sono sinonimo di avanguardia e ricerca. Ne sono esempio la cantina Antinori nel Chianti Classico oppure, in Maremma, la Fattoria Le Mortelle e la Tenuta Ammiraglia.

Tra i filari di Montalcino

Akt 1-5 di Michael Sailstorfer – © Frescobaldi

Nella Tenuta CastelGiocondo a Montalcino (Frescobaldi) è ospitata una collezione (in continuo aggiornamento) di ben 12 progetti di artisti contemporanei. Interessante l’opera video Akt 1-5 di Michael Sailstorfer che approfondisce il rapporto tra artista e modella, utilizzando una bottiglia di vino come strumento per tratteggiarne il profilo; Elisa Sighicelli in Senza titolo (una botte di ferro) riesce a ritrovare la luce nell’oscurità, attraverso una foto scattata all’interno di un recipiente di fermentazione.

Chianti, un paesaggio ad arte

Arte contemporanea in cantina con “Sulle vigne: punti di vista” di Daniel Buren
Arte contemporanea in cantina con “Sulle vigne: punti di vista” di Daniel Buren – © Castello di Ama

L’arte contemporanea ha sempre avuto un ruolo primario anche al Castello di Ama a Gaiole in Chianti. Qui, infatti, gli artisti vengono chiamati a confrontarsi con le sensazioni che il luogo emana e hanno dato sfogo alle loro emozioni. All’ingresso delle antiche cantine si trova ad esempio l’Albero di Ama realizzato da Michelangelo Pistoletto; Daniel Buren è autore invece di Sulle Vigne: punti di vista, ovvero un muro lungo 25 metri e alto 2, rivestito da una superficie specchiante che riflette le colline dei dintorni. Tre le tante opere d’arte, spiccano infine La lumière interieure du corps humaine di Chen Zhen e Untitled di Roni Horn.

Situata nel cuore del Chianti Classico, Tenuta Casenuove, espressione di uno dei migliori territori italiani, è lo scenario ideale per Le radici dell’arte, un appuntamento proposto da Philippe Austruy, collezionista, mecenate e proprietario di diverse aziende vitivinicole, e Galleria Continua. Tra le installazioni permanenti troviamo I Geni di Casenuove di Pascale Marthine Tayou; Teenager Teenager di Sun Yuan & Peng Yu in collaborazione con il Museo Salvatore Ferragamo; Waterbones di Loris Cecchini.

“I Colori del Chianti” di Antonella Farsetti: un’opera d’arte tra i vigneti – © Parco Sculture del Chianti

Merita una visita Pievasciata B.A.C. – Borgo d’Arte Contemporanea, il progetto nato nel 2012 che coinvolge anche tre cantine e che oggi vanta l’installazione di 11 opere di artisti italiani ed internazionali nel piccolo borgo del Chianti. Dopo le visita del parco si può degustare un buon bicchiere di vino e scoprire le opere tra i vigneti.

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