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Al Museo Ferragamo in mostra tutto il fascino della Seta

Si apre a Palazzo Spini Feroni a Firenze la rassegna in omaggio alle creazioni in seta di Fulvia, la quarta dei sei figli di Salvatore: la mostra per adesso è virtuale in attesa della riapertura dei musei

Salvatore Ferragamo, Pantera. Collezione 1985-1986 - © Museo Ferragamp

Il Museo Salvatore Ferragamo annuncia la prossima mostra, per ora solo virtuale: Seta. Una grande esposizione a Palazzo Spini Feroni a Firenze, che nasce con lo scopo di raccontare l’alto artigianato industriale che sta dietro la produzione di un foulard e la stampa su seta.

Un omaggio a Fulvia Ferragamo

La mostra celebra la protagonista di questi capolavori, Fulvia Ferragamo, la quarta dei sei figli di Salvatore e Wanda Ferragamo, scomparsa prematuramente ad aprile del 2018. Fu lei a dare avvio agli inizi degli anni Settanta a una produzione continuativa di accessori in seta, da donna e da uomo, caratterizzati da disegni esclusivi.

La mostra ha preso il via ieri con un tour virtuale e sarà poi visitabile dal vivo non appena possibile, quando saranno di nuovo aperti i musei, fino al 18 aprile del 2022.

Un percorso tra moda e arte

L’esposizione si basa su un grande lavoro d’archivio, che ha esaminato tutti gli straordinari album conservati nel dipartimento della seta a Milano. Si parte con l’arte: la prima sala ospita un’installazione degli artisti cinesi Sun Yuan &
Peng Yu che riunisce alcune sculture di animali.

Poi i foulard e la passione di Fulvia Ferragamo per la seta e per motivi decorativi orientali, che risale all’ottobre del 1960, quando frequentava l’Educandato della Santisisma Annunziata nella Villa del Poggio Imperiale. Poi le fonti di ispirazione dei soggetti stampati, dai fiori, alle opere d’arte, agli animali esotici, comprese le scoperte emerse durante lo studio della mostra.

Come quella del samurai a cavallo dipinto su un foulard che riproduce un’armatura identica a quella conservata nella collezione permanente del Museo Stibbert a Firenze, o i papaveri che campeggiano su uno degli stampati degli anni Novanta che sono la riproduzione fedele di una tavola incisa di uno dei più bei libri di botanica del 1613, l’Hortus Eystettensis di Basilius Besler.

Ci sono anche modelli con gli uccelli: anatre, aironi, fagiani, pinguini, pappagalli, prestano le loro silhouette e i loro contrasti cromatici.

Cinema e installazioni multimediali

La mostra termina con un cortometraggio, opera dei due giovani registi Rocco Gurrieri e Irene Montini, sul mondo figurativo dei foulard creati da Fulvia Ferragamo e i film di animazione del regista cecoslovacco Jiri Trnka, che con i suoi pupazzi realizzati da patchwork di fiori ha suggerito lo stile figurativo dei primi stampati Ferragamo.

Infine la giovane creatività, chiamata a interpretare il tema dell’esposizione. Art Media Studio ha realizzato una installazione multimediale che mette in scena le grafiche di cinque studenti del liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino, coordinati dai loro insegnanti.

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