Enogastronomia/

Nasce nella Piana di Lucca la birra a km 0 da luppolo toscano

Dal birrificio agricolo fondato da tre giovani si sviluppa il progetto Radical Brewery che assicura una filiera Made in Tuscany dal campo alla bottiglia

Nicola Baroncini, Marco Fornai e Gabriele Lorenzi: fondatori di Radical Brewery (società agricola il Bafolo)

Luppolo Made in Tuscany nella Piana di Lucca. Qui è presente la prima filiera della birra toscana “coltivata”. La società dispone del secondo più grande impianto sul territorio italiano. Quattro gli ettari coltivati a luppolo e 4 gli ettari ad orzo distico da trasformare in malto grazie a una struttura interna. In una parola: Bafolo. La start up lucchese ha dato vita al progetto Radical Brewery. Un’iniziativa imprenditoriale che i Giovani di Coldiretti Toscana hanno premiato con un Oscar Green.

Pensare che la società agricola Il Bafolo ha aperto i battenti una settimana prima del lockdown 2020. Un’azienda nata dalla passione comune per la birra di tre amici: Gabriele Lorenzi, Nicola Baroncini e Marco Fornai. Marco e Nicola si sono conosciuti sui campi da rugby, si sono poi ritrovati tra esperienze di lavoro nel mondo della birra e corsi brassicoli. Decisivo l’incontro con Gabriele per dare il via al progetto Radical Brewery. Oggi l’azienda conta quattro birre, due delle quali senza glutine e una in stile blanche realizzata con grani selezionati made in Lucca.

I fondatori di Radical Brewery (società agricola il Bafolo) – © pagina Facebook Radical Brewery

Causa Covid-19 cominciano a produrre a Milano su loro ricetta e le vendite danno subito ragione ai tre. A questo punto decidono di puntare sulla realizzazione del loro birrificio nel comune di Porcari. L’impianto produce 1200 ettolitri di birra all’anno. La cantina è da 100 ettolitri. Il punto di forza del progetto è che accanto all’aspetto della produzione va di pari passo anche la coltivazione. Infatti i tre giovani hanno avviato la coltivazione di orzo e luppolo ad Altopascio.

Un birrificio agricolo che chiude la filiera

Siamo un birrificio agricolo che chiude la filiera coltivando orzo e luppolo in autonomia – racconta Gabriele LorenziQuesto ci permette di creare una birra del territorio legata al territorio in tutto il suo percorso. Vogliamo – spiega ancora – diventare un’azienda agricola specializzata nei prodotti per la birra ed un punto di riferimento per i birrifici che vogliono utilizzare materie prime agricole toscane dando una impronta anche di sostenibilità”.

Insomma una realtà agricola e produttiva che punta su qualità, identità e territorio. Oggi è la prima azienda agricola italiana specializzata in prodotti per il mondo della birra. Vengono gestite in Toscana tutte le fasi produttive: coltivazione, essiccazione, pellettatura, confezionamento. Un’impresa che guarda al mondo della birra, del sidro e dell’idromele tanto per la produzione quanto soprattutto per la fornitura.

Il mondo dei birrifici agricoli toscani

Una rarità nel panorama italiano che denota l’alto livello dei birrifici agricoli toscani. Accanto all’attività della società agricola Il Bafolo con la produzione di Radical Brewery, si segnalano altre realtà virtuose. Si pensi all’Opificio Birrario a Crespina, che ha recuperato un’antica varietà di orzo toscano. La micro malteria dell’Opificio Birrario è stata acquistata grazie a un contributo della Regione Toscana.

 

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