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San Casciano dei Bagni, i bronzi restaurati a Firenze. Giani: “Toscana terra estrusca”

La portata di questo ritrovamento rappresenta un’occasione non solo culturale e turistica, ma anche economica e sociale. La soddisfazione del presidente della Regione: “Scriviamo una nuova pagina di storia”

Uno dei bronzi etruschi recuperato a San Casciano dei Bagni

È il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo: senza eguali perché, finora, di questa epoca si conoscevano prevalentemente statue in terracotta. Lo scavo di San Casciano dei Bagni – condotto dal Comune su concessione della Direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province del Ministero della Cultura – riscrive la storia e per trovarne uno di pari importanza bisogno andare indietro fino a quello dei Bronzi di Riace.

Le reazioni allo straordinario ritrovamento

“Una scoperta straordinaria. In Toscana scriviamo oggi una nuova pagina di storia a conferma di quanto la nostra regione sia terra dal grande patrimonio culturale”, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani commentando la notizia del tesoro riemerso presso il santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, quindi ex voto e altri oggetti insieme a cinquemila monete in oro, argento e bronzo. “Ringrazio gli archeologi e tutto il team di ricerca e un ringraziamento particolare va alla sindaca di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti che con lungimiranza e tenacia ha sostenuto la campagna di scavi”, ha proseguito Giani. “La Toscana si può definire davvero terra etrusca e siamo perciò intenzionati a proseguire nella valorizzazione a sistema di questa ricchezza per una promozione culturale e turistica diffusa”.

La Sindaca Agnese Carletti è soddisfatta e guarda avanti, a quello che che questa scoperta significa per il territorio: “Il sogno di ritrovare le antiche terme lega l’attività politico-amministrativa degli ultimi quindici anni e questa nuova grande scoperta ripaga in tutto e per tutto la nostra perseveranza. Ma soprattutto offre a San Casciano un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita. Il museo che nascerà e che ospiterà le eccezionali statue, insieme al futuro parco archeologico che vogliamo realizzare, potranno essere per noi un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che ripopolano il paese ormai per molti mesi all’anno”.

I bronzi restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure

Le 24 statue ritrovate verranno restaurate in Toscana, all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. “Orgoglioso e felice. Una straordinaria opportunità per la nostra città come fu con i Bronzi di Riace”, commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella.

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