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Emergenza abitativa, l’assessora Spinelli: “Rimettere la casa al centro del dibattito politico”

Al Museo Pecci di Prato il primo convegno del programma di appuntamenti promosso dalla Regione Toscana dedicato ai temi dell’abitare

La questione abitativa e il valore sociale della casa sono stati al centro del primo convegno del ciclo sui temi dell’abitare promosso dalla Regione Toscana, che si è tenuto oggi al Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato.
La tavola rotonda dedicata alle politiche abitative e all’ERP, l’edilizia residenziale pubblica, ha messo a confronto buone pratiche e ha posto l’attenzione sugli aspetti sociali legati alla casa, perché le nuove povertà incidono in maniera sempre più significativa sulla richiesta di abitazioni.

50mila alloggi di edilizia residenziale pubblica

Negli ultimi anni segnati dalla pandemia, infatti, la crisi economica ha colpito le famiglie: dal 2017 ad oggi quelle con un Isee sotto i 16.500 euro all’anno (la soglia per cui si ha diritto a fare domanda a un alloggio pubblico) sono aumentate del 36% e oggi sono 275mila.

“L’accesso alla casa è complesso, c’è maggiore crisi economica e sociale, noi vogliamo parlarne insieme, confrontandoci anche con altre regioni ed esperienze, per rimettere questo tema al centro del dibattito politico. Il tema è anche come dare una risposta non solo abitativa ma anche di inclusione sociale ai cittadini in difficoltà” ha sottolineato l’assessora regionale alle politiche della casa e al sociale Serena Spinelli.

In Toscana ci sono 50mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, quasi tutti occupati: solo 4mila infatti sono sfitti e di questi la metà è senza inquilini perché si trova in ristrutturazione.
Sono però 16mila le domande in graduatoria delle famiglie che avrebbero diritto a un alloggio e non lo trovano: servono quindi ulteriori risorse per rispondere all’emergenza abitativa dei toscani.

Il convegno al Centro Pecci a Prato sulla casa

Servono nuove risorse per il diritto alla casa

“Il numero degli sfratti sta aumentando, il nostro patrimonio Erp non è sufficiente perché non c’è un investimento nazionale sul tema dell’abitare – aggiunge l’assessora Spinelli – ora sono arrivate nuove risorse, 93 milioni di euro dal Pnrr ma sappiamo che questo non produrrà nuovi alloggi ma solo un investimento su quelli già esistenti.”

Che fare allora? Nelle sue conclusioni Serena Spinelli ha provato a indicare alcune direzioni di rotta: “Occorre certamente esercitare pressione sul governo per avere i fondi necessari e in maniera continuativa. Negli ultimi anni come Regione abbiamo investito 130 milioni ma adesso sarebbe necessario poter disporre di nuove risorse. Allo stesso tempo dobbiamo verificare tutte le possibilità di aumentare il patrimonio di alloggi senza consumare nuovo suolo, quindi ricorrendo a immobili inutilizzati e a interventi di rigenerazione urbana”.

I prossimi due convegni in programma

Il convegno, arricchito da filmati, realizzati da Fondazione Sistema Toscana, con testimonianze di esperienze concrete sul tema, si è concluso a fine mattina passando idealmente il testimone al secondo incontro del ciclo, previsto tra una settimana, martedì 13 dicembre a San Giovanni Valdarno presso l’Aula Magna del Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena. In quel caso l’attenzione sarà posta su politiche e iniziative concrete e innovative che possono affiancare l’ERP, per venire incontro alla complessità della domanda di abitazioni.

Il terzo incontro è invece in programma a Livorno mercoledì 14 dicembre presso il salone auditorium “Pamela Ognissanti” e sarà incentrato sulle aree di marginalità e precarietà, dove la domanda alloggiativa si coniuga con i bisogni sociali. (Per  partecipare è necessario iscriversi).

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