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Coronavirus, task force toscana. I cinesi contagiati erano a Firenze

La coppia cinese ricoverata a Roma ha soggiornato in Toscana. La regione alza le barricate della prevenzione: indagini, informazioni, protocolli e un sito dedicato. Situazione sotto controllo

Toscana, task force contro il coronavirus

Una task force regionale, pagine dedicate al coronavirus sul sito della Regione. E l’immediata attivazione di un’indagine epidemiologica. Perché i due cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma hanno soggiornato due giorni a Firenze. Queste le novità da parte della Regione per quanto riguarda il coronavirus.

La Regione ha istituito una task force per garantire tutti gli interventi attualmente ed eventualmente necessari nel caso di una possibile diffusione del coronavirus, per tradurre a livello regionale le indicazioni del Ministero. La task force, permanentemente attiva, è coordinata da Emanuela Balocchini, dirigente del settore prevenzione collettiva della Regione.

Della task force fanno parte le direzioni sanitarie delle aziende, le competenze di laboratorio, l’organizzazione del 118 e la componente sanitaria della Protezione civile, l’Ars (Agenzia regionale di sanità), l’igiene pubblica, la rappresentanza di medici di medicina generale e pediatri, un rappresentante delle terapie intensive, malattie infettive, pronto soccorso, servizio prevenzione e protezione, e una componente delle professioni sanitarie, a cui si affiancano le competenze regionali dei settori ospedaliero e territoriale e quello della comunicazione e ufficio stampa.

Sulle pagine del sito della Regione – all’indirizzo regione.toscana.it/-/coronavirus – si possono trovare le informazioni e i link utili per conoscere meglio il fenomeno del coronavirus 2019-nCoV. Cos’è, come si contrae, come proteggersi, i sintomi, il trattamento; a chi rivolgersi in caso di sintomi, le indicazioni del Ministero.

È giunta alla Regione notizia ufficiale che i due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma con positività al coronavirus sono passati da Firenze, dove hanno soggiornato due giorni. La Regione ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica, per individuare i possibili contatti a rischio (contatto stretto, ravvicinato e continuo).

«È improbabile – dichiara il dottor Danilo Tacconi, direttore di Malattie infettive Asl Toscana sud est – che i due cittadini cinesi possano aver contagiato altre persone nelle varie città visitate, perché il virus si trasmette solo con un contatto molto ravvicinato (“contatto stretto”), con il quale si intende, secondo le indicazioni ministeriali: esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a pazienti affetti da nCoV, lavorare con operatori sanitari infettati da nCoV, visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con nCoV; lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV; viaggiare con un paziente con nCoV, con qualsiasi mezzo di trasporto; vivere nella stessa casa di un paziente con nCoV».

Le autorità sanitarie della Regione sono in contatto stretto e continuo con le Prefetture, i sindaci, il console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze Wang Wengang, per monitorare costantemente la situazione e mettere in atto tutte le iniziative che via via si renderanno necessarie.

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