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Cinque donne toscane che hanno cambiato il mondo

Santa Caterina da Siena, Caterina de’ Medici, Anna Maria Luisa l’Elettrice Palatina, Oriana Fallaci e Margherita Hack. Scopriamo insieme la vita di questa donne straordinarie

Oriana Fallaci

1-Santa Caterina da Siena la mistica della politica

Santa Caterina nacque a Siena nel popolare rione di Fontebranda il 25 marzo 1347. E’ la ventitreesima figlia del tintore Jacopo Benincasa e di Lapa Piacenti. Fin da piccola frequenta i frati predicatori della basilica di San Domenico, poco distante dalla sua casa, ed ha una vita interiore già molto intensa. Non sceglie però di diventare suora, sente che la sua missione è nel mondo, ed entra nelle Mantellate o Terziarie domenicane, donne che si dedicavano ad opere di carità e pregavano ogni giorno. Caterina anche se non frequentò nessuna scuola fu una donna libera e con una precisa visione politica e sociale.

Papa Giovanni Paolo II, in un suo discorso, l’ha definita  “messaggera di pace” e “mistica della politica”. Fu infatti intermediaria di pace a Pisa ed a Lucca, fra il Papato e la città di Firenze, e a Volterra riuscì a sedare gli odii fra due famiglie, una guelfa e una ghibellina. Inviata ad Avignone come ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di pace presso papa Gregorio XI, dette al Pontefice la spinta per il ritorno a Roma, nel 1377.

Caterina inviò moltissime lettere ai politici suoi contemporanei ricordando che il potere di governare la città è un “potere prestato” da Dio. La politica, per la santa senese era la buona amministrazione della cosa pubblica finalizzata ad ottenere il bene comune e non l’interesse personale. La giustizia nella dottrina politica di Santa Caterina, assume un ruolo fondamentale; senza giustizia non c’è pace e se manca la pace viene meno il presupposto che sta alla base della crescita sociale e morale di uno stato. Non avendo studiato, Caterina dettava le sue lettere e i suoi trattati.

La sua opera principale è il “Dialogo della Divina Provvidenza”, terminato nel 1378, due anni prima della morte a soli 33 anni.

2-Caterina de’ Medici una fiorentina alla corte di Francia

Caterina de’ Medici, nipote di Lorenzo il Magnifico, è cresciuta segregata nel convento delle Murate di Firenze (che sarebbe in seguito diventato un carcere) e andò in sposa il 28 ottobre 1533 a Enrico di Valois di Francia portando in dote ingenti ricchezze che dovevano risanare le casse francesi. Dapprima eclissata dalla favorita Diana di Poitiers, alla morte del marito (1559) divenne arbitra del regno, come tutrice del giovane re Carlo IX.

Manovrò per difendere il prestigio della monarchia e cercò nel 1561 e nel 1563 una conciliazione con i calvinisti per avvicinarsi all’Inghilterra e ai principi tedeschi protestanti, come contrappeso al predominio spagnolo. Ma il tentativo dell’ugonotto Gaspard de Coligny di trascinare alla guerra contro la Spagna nei Paesi Bassi il re Carlo IX, guerra che in quel momento Caterina non voleva, determinò la reazione della regina, che ordinò nella notte di San Bartolomeo (24 agosto 1572) il massacro dei calvinisti. Dopo il 1580 con la salita al trono del figlio Enrico III, la sua influenza decadde rapidamente.

Non bella ma intelligentissima non fu mai amata dal coniuge ma deliziò la corte francese con le sue invenzioni. Vestiva sempre di nero, adorava i gioielli, i carciofi, gli oroscopi e gli “antenati” dei macarons. Ha lasciato le sue impronte ovunque: nella cucina, nella moda, nell’arte, nella cultura. I gelati, le forchette, perfino le mutande e la moderna profumeria sono invenzioni di Caterina. Eppure in vita fu accusata dei crimini più efferati: corruzione, stregoneria, avvelenamento e strage. Un odio che poggiava su fatti reali o semplice antipatia per una donna che fu sicuramente in anticipo sui tempi?

Caterina de Medici

3-Anna Maria Luisa l’Elettrice Palatina la fondatrice degli Uffizi

Il 31 ottobre 1737 è la data di un evento cruciale per il destino di Firenze e dei suoi tesori: è questo il giorno in cui venne stretto il Patto di Famiglia, documento grazie al quale le collezioni ed il patrimonio culturale dei Medici furono permanentemente vincolati alla città.

Senza il Patto di Famiglia, Firenze avrebbe potuto essere spogliata dei suoi tesori d’arte in qualsiasi momento. L’ideatrice di questo gesto lungimirante fu l’ultima discendente dei Medici, l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, in accordo con Francesco Stefano di Lorena, appena nominato Granduca di Toscana.

Il suo fu un atto lungimirante che unì un’incredibile generosità, patriottismo e politica culturale. Maria Luisa dimostrò di aver compreso i rischi della storia e come Firenze si identifichi completamente con la sua arte, accumulata nei secoli dai Medici.

Grazie a lei, a quel suo documento di portata quasi rivoluzionaria per quei tempi, oggi i tesori della città sono a disposizione di tutti e le Gallerie degli Uffizi sono uno dei musei più amati e più visitati al mondo.

Anna Maria Luisa de Medici

4-Oriana Fallaci la giornalista senza paura

Grandi occhiali scuri, capelli lisci con una netta scriminatura centrale e l’eterna sigaretta tra le dita. Icona del ‘900, Oriana Fallaci è stata la giornalista italiana più conosciuta e apprezzata al mondo. Ha avuto una vita per molti motivi straordinaria, è stata una delle prime a farsi strada in un mondo che fino ad allora alle donne sembrava precluso.

Inventò un modo tutto suo di intervistare diventando essa stessa protagonista delle sue interviste, il suo carattere, il suo coraggio e le sue posizioni sempre molto poco politically correct la resero oggetto di attacchi e contestazioni.

A 14 anni appena adolescente ha preso parte alla resistenza partigiana militando nel gruppo Giustizia e Libertà. Ha trascorso gran parte della sua vita nei principali teatri di guerra del Novecento, a cominciare dal 1967 in Vietnam.

Negli anni Settanta è stata faccia a faccia con i “grandi” della terra: da Golda Meir a Yasser Arafat, da Henry Kissinger a Muammar Gheddafi, fino alla storica intervista con l’Imam Khomeini, nel corso della quale si tolse il velo per protestare contro la condizione delle donne nei regimi islamici.

Parallelamente all’intensa attività giornalistica ha scritto anche molti libri, dai resoconti dei viaggi come Niente e così sia (1969) e Intervista con la storia (1974) ai grandi successi: Insciallah (1990), Lettera a un bambino mai nato (1975) e Un uomo (1979) dedicato al suo grande amore perduto l’attivista greco Alekos Panagulis.

Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York pubblicò sul Corriere della sera l’articolo “La rabbia e l’orgoglio” in cui accusava l’Occidente e l’Europa di non avere avuto abbastanza coraggio nei confronti dell’Islam. Malata di cancro ai polmoni lasciò gli USA per vivere gli ultimi giorni nella sua città natale Firenze, dove è morta il 15 settembre 2006. Ha dichiarato: “Essere donne è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio”.

Oriana Fallaci

5-Margherita Hack la donna delle stelle

In Via Cento Stelle a Firenze è nata una delle più grandi scienziate dei nostri tempi: Margherita Hack. La sua è una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. I genitori antifascisti hanno trasmesso alla figlia i valori fondamentali di libertà e giustizia, oltre che la scelta vegetariana: Margherita non ha mai mangiato carne.

Dopo studi classici, e avventure sportive che l’hanno portata ad avere buoni successi nell’atletica, ha frequentato la facoltà di Fisica a Firenze e nel 1945 si è laureata. Scrivendo la tesi ha cominciato a occuparsi della spettroscopia delle stelle, campo di studi interno all’astronomia che ha continuato a studiare, insieme alla radioastronomia, per tutta la vita. Ha cominciato a insegnare all’università e nel 1954 ha inaugurato una lunga carriera di divulgatrice, iniziando a scrivere di scienza per un quotidiano.

Per dieci anni ha girato le università di mezzo mondo finché, nel 1964 ha ottenuto la cattedra di astronomia a Trieste ed è stata la prima donna a dirigere l’Osservatorio astronomico, che sotto la sua direzione si è trasformato in un’istituzione di riferimento a livello internazionale.

Ha scritto centinaia di pubblicazioni scientifiche, testi universitari e libri di divulgazione di grande successo. Ha fondato riviste (L’Astronomia, Le Stelle), si è impegnata in politica ed è stata in prima linea per difendere con passione le sue opinioni in molte battaglie civili, come quella a favore dell’eutanasia. Il 29 giugno 2013 la celebre astrofisica ha raggiunto le sue amate stelle.

Margherita Hack
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