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Firenze ricorda il campione Gino Bartali con una statua

L’omaggio al grande campione del ciclismo che salvò centinaia di ebrei dalla deportazione si trova vicino alla sua casa e al memoriale di Auschwitz

L’inaugurazione della statua di Gino Bartali - © Pagina Twitter Dario Nardella Sindaco di Firenze

Firenze rende omaggio a Gino Bartali con una statua, che è stata inaugurata questa mattina e ricorda il grande campione del ciclismo che fu anche dichiarato “Giusto fra le nazioni”, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale dalla deportazione, trasportando documenti falsi sulla sua bicicletta.

Vicino la casa di Bartali e il Memoriale di Auschwitz

La statua, alta tre metri, in gesso, è opera di Silvano Porcinai e da oggi è posizionata nel Quartiere 3, al centro della piazza che porta il nome di Bartali, in una zona della città che è anche polo della memoria visto che lo stesso quartiere ospita il Memoriale di Auschwitz, il monumento ai caduti di Pian d’Albero, l’area ludica di piazza Elia Dalla Costa dedicata a Aronne Cavicchi, impiccato a soli 12 anni dai nazisti.

Gino Bartali, nato a Ponte a Ema, poi ha abitato in piazza Elia Dalla Costa. La statua è stata messa davanti a un punto di ampio transito di persone sui viali in uscita da Firenze e per la presenza di un supermercato.

“Siamo molto felici, è un progetto di cui si parlava da un po’ di tempo e ora finalmente è stato realizzato – ha commentato Lisa Bartali, nipote di Gino – un’iniziativa per rendere onore alla memoria di mio nonno, ma anche un bellissimo gesto e un dono alla comunità: mi auguro possa essere un punto di riferimento per tutto, soprattutto per i giovani”.

Un campione anche di umanità

La statua di Gino Bartali è iniziativa promossa dalla Federazione ciclistica italiana insieme a tre storiche società ciclistiche di Firenze, Aquila, Aurora e Itala ciclismo 1907, con la collaborazione del Comune.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha ricordato che “Bartali viveva qui, in piazza Elia Della Costa, ad appena 300 metri da qui insieme alla moglie Adriana ed ai tre figli. Io ho ancora negli occhi quel 5 maggio 2000 quando Bartali morì e volle essere sepolto nella bara con un saio da frate. Oggi chiaramente lui ci guarda lassù. Da oggi c’è non solo una piazza col nome di Bartali ma anche una statua per tutti coloro che passeranno qui e lo vorranno ricordare”.

Per il sindaco Dario Nardella, “Gino Bartali è Firenze, è la Toscana, e l’Italia, è un simbolo di sport, ma anche un simbolo di umanità e generosità. Lo stato di Israele lo ha nominato Giusto tra le Nazioni perché ha rischiato la sua vita per salvare tanti ebrei perseguitati dai fascisti”.

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