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Gkn, i licenziamenti ora non sono più “all’ordine del giorno”

Si è aperto uno spiraglio per i dipendenti dello stabilimento Gkn di Campi dopo la riunione che si è tenuta ieri al Mise e a cui ha partecipato anche il presidente Giani: “È un successo del fronte compatto che si è creato in questi mesi tra istituzioni e parti sociali”

Manifestazione Gkn

Buone notizie per i lavoratori della Gkn dello stabilimento di Campi Bisenzio. L’Azienda si è aperta ad un confronto e ha dichiarato che adempierò a quanto richiesto dal tribunale. Non ha interesse dunque ad avviare le procedure di licenziamento: “La procedura di licenziamento non è all’ordine del giorno, stiamo avviando un percorso” così Alessandra Todde, viceministra per lo Sviluppo economico, parlando al termine del tavolo che si è tenuto ieri al Mise per la vertenza Gkn. Per i lavoratori in sciopero da luglio si apre dunque uno spiraglio concreto dopo la sentenza del giudice del lavoro che aveva chiesto di revocare la lettera di apertura della procedura di licenziamento e di avviare le procedure di consultazione e confronto previste dal contratto nazionale. Durante la riunione è emerso che il Mise affiancherà l’advisor (consulente) che sarà nominato, e che saranno analizzati tutti i possibili strumenti a tutela dei dipendenti, tra questi gli ammortizzatori sociali.

“Sono contento, si è aperto uno spiraglio concreto per la trattativa – ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani, anche lui ieri a Roma per portare avanti la battaglia a fianco dei lavoratori – non si attiva la procedura di licenziamento; c’è un affievolimento delle procedure per la liquidazione; ci sarà un advisor su commissione dell’azienda che sarà affiancato da Invitalia; c’è l’apertura di un confronto su basi oggettive. È un successo del fronte compatto che si è creato in questi mesi tra istituzioni e parti sociali e che, grazie alla regia del Mise, esce dalla logica del muro contro muro e pone le basi per una concertazione”.

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