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Il Teatro delle Donne trova un nuova “casa” al Teatro Studio di Scandicci

Continueranno le attività anche durante la chiusura a causa dell'emergenza sanitaria, nell'attesa di una stagione estiva che valorizzi lo sguardo femminile

Teatro Studio di Scandicci

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna la Fondazione Teatro della Toscana, Fondazione CR Firenze e il comune di Scandicci hanno annunciato una nuova collaborazione con il Teatro delle donne che si trasferirà da Calenzano nel Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci.

Il Teatro delle Donne è un’eccellenza di livello nazionale, un centro di produzione drammaturgica contemporanea all’avanguardia che trenta anni di attività ha messo in piedi il Centro Nazionale di Drammaturgia, ha raccolto in un archivio e catalogato circa mille testi di autrici italiane di teatro, ha prodotto e diffuso spettacoli innovativi, ha collaborato con quasi tutte le autrici nazionali.

Nell’annunciare la felicità e la soddisfazione per la collaborazione l’assessora alla cultura del comune di Scandicci Claudia Sereni ha anche annunciato che lo storico Teatro Studio di Scandicci a fine 2021 inizierà importanti lavori di restyling. Il teatro sta dunque per entrare in una nuova fase della sua storia in cui punterà tutto sulla duttilità dello spazio e sulla dotazione tecnologica all’insegna della creatività e della sperimentazione.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenuto alla conferenza stampa ha dichiarato: “Ho assistito alla nascita e crescita del Teatro Studio, ero studente del liceo di Scandicci nel 78-79. L’iniziativa di oggi è molto importante perchè crea una sinergia sulla quale si innesta il lavoro della Regione Toscana. Per creare una cultura diffusa in Toscana anche nel teatro, è necessario offrire un profilo non fiorentino-centrico, ma esperienze che valorizzino le realtà locali e la partecipazione attiva dei cittadini.

Faccio un appello: è proprio ora quando sembra che il mondo della cultura sia abbattuto, in una situazione degenerata a causa della pandemia che siamo riusciti a far riaprire i luoghi di cultura in zona gialla, pur sottoposti ai vincoli per la sicurezza. Spero che questo cambiamento nel Dpcm possa dare il senso di una luce in fondo al tunnel. Il mese di marzo sarà critico perchè ancora non abbiamo abbastanza vaccini per mettere un muro alla diffusione della pandemia. Ma le condizioni climatiche miglioreranno la situazione e si alzerà anche il muro dei vaccini. Diamo un messaggio di speranza.”

Le attività al tempo della pandemia

Il Teatro delle Donne nonostante la chiusura dei teatri dovuta all’emergenza sanitaria, che riapriranno il 27 marzo solo nelle zone gialle intende promuovere iniziative artistiche anche durante la pandemia. Continueranno infatti online i seminari della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale fondata da Dacia Maraini e diretta da Andrea Nanni.

Il Teatro delle Donne ha in cantiere una ricca stagione che si avvierà nelle prossime settimane con la versione teatrale online de “La casa degli spiriti” scritta e diretta da Claudia Della Seta, tra i membri fondatori della compagnia arabo-israeliana di Jaffa. In tutto si tratta di dieci episodi registrati durante il passato lockdown con 18 attori di quattro Paesi (Italia, Francia, Israele, San Marino) e verranno riproposti on line in attesa di poterli presentare dal vivo.

Maria Cristina Ghelli presidente del Teatro delle Donne ha dichiarato: “Ringrazio la Fondazione Teatro della Toscana e il comune di Scandicci è già per me un’emozione essere qui, le istituzioni sono al fianco del Teatro delle donne e io sono onorata di questa soluzione. Il Teatro di Scandicci ha una storia prestigiosa e qui si sta bene. I teatri dovrebbero essere riaperti prima possibile, perchè sono presidi del territorio ed è importante che i teatri siano aperti alle domande, ai dubbi alle emozioni delle persone con tutte le misure di sicurezza necessarie.

Nel 2021 il Teatro delle donne ha compiuto 30 anni, non è stato facile mantenere in vita l’associazione. Appena sarà possibile cercheremo di riprendere le attività, il nostro è un centro di drammaturgia in continuo movimento, che da spazio ai giovani. Tante conquiste sono state fatte dalle donne da quando abbiamo ottenuto il diritto di voto. Ci siamo battute, abbiamo ottenuto obiettivi importanti, ma abbiamo ancora tanta strada da fare e siamo in grado di farla.

Durante la pandemia sono aumentati i femminicidi, le donne hanno perso per prime il lavoro, le relazioni sono cambiate. Di questo parleranno con i loro spettacoli speriamo la prossima estate alcuni degli autori e autrici di riferimento del Teatro delle Donne: Lucia Calamaro, Cinzia Pietribiasi, Emanuele Aldrovandi, Saverio La Ruina, Filippo Renda, Andrea Muzzi. Siamo ancora in mezzo alla Pandemia e abbiamo tanti ostacoli da superare ma sono sicura che ce la faremo.”

 

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