Enogastronomia/

Il vino vince sulla siccità, annata d’oro per la Toscana: cresce la quantità del 12%, ottima la qualità

Il rapporto sulla vendemmia 2022 dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini premia la regione e attesta un aumento della produzione a doppia cifra. Le piogge cadute al momento giusto hanno favorito la maturazione delle uve: si prevedono grandi vini rossi da lungo invecchiamento

vendemmia vino viti uva

Le premesse c’erano tutte, ora arriva la certificazione dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini. I dati presentati al ministero delle Politiche agricole hanno tutti il segno più per la Toscana: rispetto agli altri anni c’è infatti anche un aumento della quantità. Ottima la qualità, con punte di eccellenza soprattutto per i rossi. Ecco i dati: un 12% in più di uve raccolte per un totale di 2.290 milioni di ettolitri (contro il 2.0.50 del 2021 e i 2.169 del 2020).

La vendemmia 2022 in Toscana

L’analisi dell’osservatorio ripercorre tutto il 2022,  dall’inverno privo di precipitazioni con le viti che hanno germogliato con dieci giorni di ritardo rispetto agli scorsi anni per poi crescere con vigore grazie alle alte temperature che si sono registrate sin da maggio. Una primavera che è stata ancora con poche piogge e questo ha aiutato ad evitare gli attacchi di funghi patogeni.

L’estate è stata caratterizzata da una grave siccità, ma le piogge di agosto arrivate al momento giusto hanno ripianato i danni e accelerato la maturazione degli acini che è arrivata con alcuni giorni di anticipo rispetto allo scorso anno. Così ad inizio settembre si è praticamente conclusa la vendemmia dei vitigni bianchi precoci ed è iniziata la raccolta delle uve rosse precoci come il Merlot. Bene anche il Sangiovese, vitigno principale della regione, che sta beneficiando delle calde giornate per portare a termine la propria maturazione partendo dal Chianti e proseguendo con Brunello di Montalcino e Chianti Classico.

La vendemmia 2022 in Toscana vede sui filari uve sane con un tenore zuccherino più elevato rispetto alla media degli ultimi anni e delle acidità in linea con gli anni passati. Si prevedono rese ad ettaro superiori allo scorso anno e buone rese uva/vino. La dimensioni degli acini e la loro concentrazione fa prevedere una vendemmia vocata alla produzione di vini rossi di struttura e da lungo invecchiamento.

Produzione nazionale in crescita, con alcune eccezioni

La produzione nazionale 2022 cresce del 3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021 e dovrebbe attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, restano comunque cruciali le condizioni meteo delle prossime settimane.

L’andamento è però a macchia di leopardo, con picchi in negativo anche importanti come il meno 20% della Lombardia, seguiti dal Piemonte (-9%), dalla Liguria (-5%), Veneto (-3%) e dalla Sicilia (-5%). Crescita a due cifre invece in Toscana, poi Umbria (+10%),  Trentino Alto Adige (+10%), Sardegna (+15%) e Basilicata (10%) e Valle d’Aosta (+10%).

Con la vendemmia 2022 l’Italia del vino mantiene il primato produttivo, mentre quello del fatturato rimane alla Francia. Sul fronte del mercato, secondo le ultime elaborazioni su base Istat, l’Italia ha chiuso il primo semestre con il record in valore di 3,8 miliardi di euro (+13,5% sul pari periodo 2021) mentre è fermo il trend dei volumi esportati con un più 0,4%. I fermi e frizzanti imbottigliati segnano un +10,3% in valore, con un calo dei volumi dell’1,2%. In costante crescita il comparto spumanti, che nella prima parte dell’anno sfiora il miliardo di euro in valore (+25,5%), con i volumi a +10,6%. In netta crescita – soprattutto per effetto dell’inflazione – il prezzo medio che sale del 13,1% e addirittura di quasi il 18% negli Stati Uniti: qui la crescita in valore è infatti del 13,3%, con i volumi ridotti del 3,8%.

La vera incognita con cui produttori e operatori dovranno fare i conti ancora per chissà quanto tempo è l’incertezza economica internazionale e a seguire i problemi legati alla logistica e ai costi dell’energia. La speranza è che tutto ciò non vanifichi il grande lavoro che la natura ha fatto nei vigneti.

I più popolari su intoscana