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Innovazione e life sciences, Start Cup Toscana 2022 premia le idee dei giovani ricercatori

La stampa 3D “viva”, poi tessuti cellulari e ecografie più semplici, ecco le startup premiate a Siena: Bio3DPrinting, Nabis e MyEchosrl. L’assessora Nardini: “Il premio è una buona pratica che la Regione sostiene”. L’assessore Bezzini sul Biotecnopolo nazionale: “Hub antipandemico e trasferimento tecnologico”

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La stampa 3D che realizza strutture cellulari vive, tessuti per test farmocologici e ecografie più semplici. Sono queste le soluzioni vincenti premiate a Start Cup Toscana 2022, la competizione regionale – sostenuta da Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì – che mette a confronto i migliori progetti d’impresa nati nelle Università e nella Scuole di alta formazione della Toscana. La premiazione il 24 ottobre a Siena, nell’auditorium del Santa Chiara Lab.

“L’avvio di una nuova attività imprenditoriale – ha dichiarato l’assessora regionale all’Università e Ricarca, Alessandra Nardini – specie se fondata da giovani, può presentare molte difficoltà; per questo la Start Cup regionale costituisce a nostro avviso una buona pratica che, ormai da molti anni, la Regione Toscana incentiva e supporta con convinzione. Dalle analisi realizzate dall’Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico emerge che le idee d’impresa che partecipano alla Start Cup in oltre la metà dei casi si trasformano in vere iniziative imprenditoriali e che fra queste il tasso di sopravvivenza risulti particolarmente elevato”.

I vincitori: chi è sul podio e le menzioni speciali

Bio3DPrinting, NABIS: NAnostructured on-demand 3D-printed BIostructureS e MyEchosrl sono le idee imprenditoriali, ad elevato contenuto tecnologico, arrivate rispettivamente ai primi tre posti. Ai vincitori, oltre a premi in denaro, viene data la possibilità di trasformare un’idea in un’impresa, con il supporto di attività formative e assistenza nella redazione del business plan.

Primo posto dunque per Bio3DPrinting (Università di Pisa), che si occuperà di tecnologie di stampa 3D che utilizzano biomateriali quali cellule, matrici extracellulari, idrogel e biopolimeri di origine naturale o sintetica per creare delle strutture cellulari 3D aventi una propria “vita” e una propria “funzione”, quanto più simili possibile ai tessuti che costituiscono l’essere umano.

Al secondo posto c’è NABIS: NAnostructured on-demand 3D-printed BIostructureS (Istituto Italiano di Tecnologia), che ha come focus i dispositivi avanzati di coltura cellulare 3D che consentono agli operatori del campo delle biotecnologie di ottenere facilmente organoidi complessi, che imitano fedelmente i tessuti per test farmacologici e di bioingegneria.

Terzo posto per MyEchosrl (Scuola Superiore Sant’Anna), progetta soluzioni tecniche che semplificano e standardizzano le procedure di acquisizione di dati ecografici, al fine di rendere le ecografie meno operatore-dipendente e facilmente accessibili anche da personale non esperto e a distanza.

È stato inoltre segnalato dalla giuria con una menzione d’onore Neuro-RoboticTouch Lab (Scuola Superiore Sant’Anna), apparato multisensoriale automatizzato per l’analisi macroscopica di campione di tessuto biologico per le esigenze dei medici patologi e la formazione di assistenti e specializzandi.

L’edizione 2022 ha visto anche l’attribuzione della menzione “Green and Blue climate change” al progetto con il maggior potenziale di cambiamento climatico sponsorizzato dal gruppo GEDI. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato AgriZapp (Università di Firenze), piattaforma integrata per gli allevatori, accessibile via web da un qualsiasi dispositivo connesso, che con semplici operazioni fornisce informazioni semplici, chiare ed efficaci per gestire al meglio l’azienda, sfruttandone le risorse senza esaurirle, diminuendo i tempi e i costi, e tutelando l’ambiente.

Altro riconoscimento è stato consegnato dallo Studio Rubino alla proposta più meritevole dal punto di vista dello sviluppo brevettuale. Il premio è andato a proBOX (Scuola Normale Superiore di Pisa), che svilupperà un dispositivo biomedico per test di screening di Iperplasia Prostatica Benigna e cancro alla prostata, non invasivo, economico e da usare a casa propria.

“In Toscana gli studenti trovano una situazione coerente con le loro aspettative e le loro attività di ricerca possono trasformarsi in iniziative imprenditoriali. Start Cup Toscana ha l’obiettivo di stimolare i ragazzi a scommettere su loro stessi”, ha detto Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena.

I team vincitori e i premiati parteciperanno alla competizione nazionale PNI, che si terrà a L’Aquila a inizio dicembre.

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Innovazione e salute: Toscana Life Sciences e il Biotecnopolo nazionale a Siena

Start Cup Toscana è stata anche l’occasione per fare il punto sul nascente Biotecnopolo nazionale, che nascerà proprio a Siena, e di cui si è discusso nel corso della tavola rotonda “Il ruolo degli ecosistemi regionali di innovazione Life Science a supporto dell’innovazione e dell’imprenditorialità”, con Simone Bezzini, assessore alla Salute della Regione Toscana, Davide Ederle, vicepresidente Cluster ALISEI, Fabrizio Landi, presidente Toscana Life Sciences e Marco Pierini, Prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università di Firenze.

L’assessore Bezzini ha sottolineato l’impegno della Regione Toscana sull’ecosistema dell’innovazione The (che ha iniziato a lavorare sul futuro delle scienze della vita), sull’ulteriore sviluppo di Toscana Life Sciences e sulla nascita a Siena del Biotecnopolo nazionale. A proposito del Biotecnopolo, Bezzini ha sottolineato che accanto al ruolo di hub antipandemico che “svolgerà funzioni strategiche pubbliche di agenzia della sicurezza sanitaria”, “c’è un terreno su cui istituzioni, università e imprese dovranno ragionare insieme, ovvero il ruolo che il nuovo centro potrà avere sul fronte del trasferimento tecnologico”. “Qui – ha detto Bezzini – c’è una pagina bianca da scrivere insieme e su cui lavorare in squadra”.

 

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