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A lezioni di “parate” da Gigi Buffon. L’accademia apre ai giovani

Il campione del mondo pensa al suo futuro, ma anche a quello di tanti giovani portieri. La “Buffon football academy” insegnerà loro tecnica, tattica, posizioni e lettura del gioco sotto gli occhi attenti (reali e virtuali) dei match analysts

Gigi Buffon - © buffonacademy.com

Se pensi al ruolo del portiere, inevitabilmente pensi a Gigi Buffon. E non conta quale sia la tua fede calcistica. Pensi a lui e basta. La sua carriera, iniziata circa un quarto di secolo fa, ha segnato la storia. Anche se la storia, a ben vedere, è ancora tutta da scrivere. Sì, Gigi non ha intenzione di smettere e pensa al futuro. Al suo e a quello dei ragazzi che saranno formati dalla “Buffon football academy”. Una scuola di formazione e specializzazione per i giovani aspiranti portieri. “Uno dei nostri obiettivi, infatti, è proprio quello di diventare una specie di università del portiere, dove tutti possono decidere di aderire e di sperimentare” assicura Gigi. L’accademia sarà aperta a giovani sportivi di età compresa tra gli otto e i sedici anni. Una generazione, questa, che di fatto è cresciuta con la consapevolezza che Buffon, portiere della nazionale, fosse il migliore al mondo. D’accordo, ora a difendere la porta degli azzurri agli Europei che si giocano con un anno di ritardo c’è il cosiddetto predestinato Donnarumma. “È una certezza nazionale” chiosa Gigi. E se lo dice lui che di portieri se ne intende…

Summer campo, Buffon academy – © buffonacademy.com

Ritorno al passato

Nell’attesa di decidere il proprio futuro professionale, ecco che Gigi Buffon ha pensato bene di presentare la sua accademia a Marina di Pietrasanta, non molto distante da quella Carrara che gli ha dato le origini e a cui è ancora profondamente legato. Qualcuno, non a caso, aveva addirittura ipotizzato che dopo il suo addio alla Juventus avrebbe potuto chiudere la carriere proprio nella sua città natale, con la maglia della Carrarese. Questa romantica prospettiva, retta più dalle suggestioni che da concrete possibilità di realizzazione, non è poi così distante da ciò che potrebbe davvero accadere. Il ritorno al passato non è poi così remoto. Buffon ha ammesso di aver ricevuto molte offerte. “Alcune squadre puntano alla Champions, altre vorrebbero che ricoprissi il ruolo del secondo, come alla Juve. Ma questo l’ho fatto solo a Torino. La prossima stagione vorrei farla giocando”, ha detto Gigi prima di aggiungere un dettaglio per nulla secondario: “Non nascondo che sto valutando anche la proposta del Parma. Il mio agente sta tornando dall’estero. Ci confronteremo e nel giro di tre o quattro giorni deciderò”. Parma non sarà Carrara, ma è lì che Buffon ha iniziato la sua ascesa. Tornare tra i pali degli emiliani, in serie B, significa chiudere il cerchio della sua straordinaria storia sportiva che proprio a Parma gli regalò (si fa per dire) i suoi primi trofei: Coppa Uefa, Coppa Italia, Supercoppa italiana e un secondo posto in campionato.

Come funziona l’academy

“Credo nella formazione. Questa è l’università dei portieri”

Come capitalizzare tutta questa esperienza? Come trasferire la conoscenza? Come poter contribuire alla costruzione di nuove generazioni di portieri? Sono queste alcune delle cose che dev’essersi chiesto Buffon. Consapevole che la tradizione italiana, tra i pali, vanta un ricco e invidiato albero genealogico, la risposta che a trovato per tutte quelle domande è stata la costituzione dell’accademia che porta il suo nome. Come detto, la “Buffon Football academy” è aperta a ragazzi e ragazze tra gli otto e i sedici anni, ma anche ai preparatori dei portieri. Prevede un percorso di alta specializzazione con programmi di allenamento calibrati per ciascun giocatore. Il primo summer camp (già sold out) si svolgerà proprio a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Tutti i giovani saranno valutati singolarmente, creando dei programmi di allenamento personalizzati. Provini, tecnica, tattica, schemi di gioco, azioni e reazioni. Ogni fase sarà ripresa in video, osservata dai match analysts e studiata in piccoli gruppi. “Ho sempre creduto nel valore della formazione” ha detto ancora Buffon. “Ancora di più in questo periodo complicato”.

Il calcio d’angolo

Ovviamente la storia, anche stavolta, non finisce qua. Dei portieri si dice spesso che siano un po’ folli. Possibile. Ciò non toglie però che la follia tra i pali non abbia nulla a che vedere con la lucidità che invece accompagna certe scelte fuori dal campo. “Vorremmo poter aiutare questi giovani a sviluppare il proprio talento, coltivando con passione quello che è stato il lavoro della mia vita, che va rispettato” spiega Gigi. Un percorso che apre la strada anche a nuove possibilità. “Abbiamo già avuto innumerevoli contatti e richieste anche dall’estero per poterci trasferire a lavorare là. È una cosa che prenderemo in seria considerazione già dal prossimo anno”. La vita di un portiere, e più in generale quella di un giocatore professionista, non è facile né in campo né al di fuori. Pressioni, polemiche, processi mediatici, meme virali. Chissà, forse l’accademia servirà anche per questo: oltre a imparare come si para un pallone, magari sarà possibile apprendere anche qualche strumento utile per non essere accecati dalla luce dei riflettori e per parare anche le critiche (che non mancheranno). O al limite sarà sufficiente imparare a deviare tutto in calcio d’angolo.

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