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Linea Prato-Bologna, il cronoprogramma dei lavori. Baccelli: “Evitare disagi ai pendolari”

Il neo assessore ha incontrato i rappresentanti dei territori coinvolti dalle opere di potenziamento per cercare di affrontare insieme a loro la situazione. Pronti bus sostitutivi in affiancamento alla programmazione ferroviaria

treni regionali

La linea ferroviaria Prato-Bologna è al centro di un importante intervento di potenziamento infrastrutturale.  Il cronoprogramma presentato da RFI prevede interventi sulla tratta Prato-Vernio nel 2021, sulla tratta Pianoro-S.Benedetto nel 2023 e sulla Grande galleria dell’Appennino (Vernio-S.Benedetto) nel 2025.

Si tratta di lavoro che impatteranno notevolmente sugli spostamenti dei pendolari della vallata pratese per questo il neo-assessore alle infrastrutture ed ai trasporti della Regione Toscana Stefano Baccelli ha incontrato da remoto gli amministratori dei Comuni di Prato, Vaiano, Cantagallo e Vernio – posti lungo la tratta interessata dall’intervento- e tecnici di RFI per portare avanti, insieme, un confronto costruttivo che possa limitare al massimo i disagi.

L’incontro infatti è stata l’occasione per un confronto su possibile impatto acustico dei cantieri, sull’eventuale traffico di mezzi pesanti che potrebbe gravare sulla sr325, arteria principale della Vallata, e sulla possibilità di interventi di mitigazione. 

“La ferrovia Prato-Bologna – ha ricordato l’assessore Baccelli – sarà oggetto di importanti interventi per l’adeguamento al trasporto merci secondo gli standard europei “Sagoma PC80”, previsti per la rete centrale transeuropea dei trasporti TEN-T. Si tratta di un’opera infrastrutturale internazionale di cui uno dei corridoi logistici principali è proprio quello Scandinavo-Mediterraneo, che comprende l’attraversamento appenninico Bologna-Prato. Si tratta di un investimento dal valore complessivo di 458 milioni di euro, che avrà valore strategico per tutta la Toscana ed i suoi distretti produttivi, oltre che per le nostre grandi infrastrutture logistiche, come i Porti di Piombino, Livorno e Marina di Carrara e gli interporti di Guasticce e Prato. Puntare su un trasporto merci su ferro sicuro e funzionale, oltre ad avere indubbi vantaggi ambientali, apre i nostri sistemi portuali all’Europa intera”.

La Regione – aggiunge l’assessore – farà quanto possibile per ascoltare la voce dei territori ed alleggerire i disagi dei pendolari che utilizzano questa linea, anche attraverso un servizio di bus sostitutivi che affiancherà la nuova programmazione ferroviaria. Fondamentale il confronto con gli amministratori locali, che ho incontrato oggi per la prima volta nella nuova veste di assessore, e con RFI, gestore dell’infrastruttura. Auspico che dal serrato dibattito che stiamo portando avanti emergano soluzioni che rendano possibile la realizzazione dell’opera nei tempi previsti, senza penalizzare troppo le aree coinvolte”.

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