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Musicus Concentus festeggia 50 anni con due eventi speciali in collaborazione con Santa Maria del Fiore

Il prossimo autunno tornano a Firenze anche due rassegne sempre a cura del Musicus Concentus ‘I poeti del piano solo’ e ‘A Jazz Supreme’

Linda May Han Oh new

Nel 2022 Musicus Concentus festeggia il cinquantennale dell’Associazione con un ricchissimo programma di concerti e cinque eventi speciali realizzati con il sostegno della Regione Toscana e dell’Opera di Santa Maria del Fiore.

Tra i concerti speciali il 30 settembre al Teatro Puccini arriva Tigran Hamasyan considerato uno dei più straordinari musicisti della sua generazione, il trentenne Hamasyan unisce la potenza dell’improvvisazione jazz, la musica folcloristica della sua terra natale, l’Armenia, e la potenza del rock.

Altro evento speciale, tra i cinque pensati per festeggiare il 50° anniversario di Musicus Concentus, su commissione dall’Opera di Santa Maria del Fiore, si terrà il 26 ottobre nel Duomo di Firenze e vedrà protagonisti Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura con il progetto intitolato “Altissima Luce”, ispirato al Laudario di Cortona.

Il Laudario di Cortona si può ben definire il primo canzoniere in volgare della storia, da cui il progetto di Fresu sceglierà 12 laudi e le rileggerà in una nuova e inimitabile chiave jazz.

Tigran Hamasyan

I Poeti del Piano Solo

A cura del Musicus Concentus torna anche in questo autunno la terza edizione dei Poeti del Piano Solo, ogni concerto si svolgerà in un luogo diverso, coinvolgendo sedi prestigiose in un ideale giro della città in musica.

In Sala Vanni, presidio culturale dell’Oltrarno fiorentino e sede storica del Musicus Concentus mercoledì 28 settembre si esibirà Enrico Pieranunzi con il suo Piano Solo “Unlimited”, un’avventura musicale da seguire nota dopo nota. Si passa da una canzone di Gershwin a Scarlatti, da un blues a un brano originale che racconta una storia tutta sua. La sua musica, è stato scritto, “dà voce al desiderio di superamento del confine interpretativo” ed egli “si prende la libertà di interpretare se stesso”.

Grazie al contributo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, la rassegna fa tappa anche al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Nella meravigliosa Galleria del Campanile sarà infatti protagonista giovedì 29 settembre Tania Giannouli (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire da lunedì 26 settembre, alle ore 10.00, alla email eventi@duomo.firenze.it).

Tra i nomi più freschi e attuali del panorama europeo, compositrice e improvvisatrice, la pianista trasferisce sulla tastiera questa sua doppia dimensione che la porta a esplorare il mondo del jazz con personalità, facendo ricorso anche al suo background classico e alle influenze folkloriche della terra di origine, la Grecia.

Paolo Fresu – © Roberto Cifarelli 

Il ritorno di A Jazz Supreme

Anche quest’anno sono sei i concerti in programma nel cartellone di A Jazz Supreme, pensato da Fernando Fanutti del Musicus Concentus e dal pianista Simone Graziano come omaggio al disco “A Love Supreme” di John Coltrane.

La rassegna prende il via sabato 14 ottobre in sala Vanni con Jazzasonic. L’idea di questa formazione nasce grazie ad Italia Jazz Club che chiede a Dario Cecchini di creare una band che suoni la sua musica durante i due giorni de Il jazz italiano per le terre del sisma a L’Aquila. I nomi sono conosciutissimi: Claudio Filippini al piano e tastiere, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria, non solo dei fuoriclasse dei propri strumenti ma anche duttili ed esperti conoscitori dei tanti stili che la musica di oggi ci offre.

Venerdì 21 ottobre spazio a Dan Kinzelman “Unfall”: unico progetto da leader del sassofonista statunitense Dan Kinzelman, in ‘Unfall’ è affiancato da tre degli improvvisatori più originali in Italia: Mirco Rubegni alla tromba e al corno, Manuele Morbidini al sax contralto e Rossano Emili al sax baritono e clarinetto basso.

Il progetto Panaemiliana, in programma per A Jazz Supreme venerdì 28 ottobre, si forma dall’incontro di cinque musicisti attivi nella scena musicale bolognese ed italiana. Il progetto è un viaggio tra Bologna e le madonne dei pilastrini rubate lungo la via Emilia.

Venerdì 4 novembre è invece la volta dello Jacopo Ferrazza 5tet, che presenta il progetto “Fantàsia”. La musica del quintetto si basa su una folta parte di scrittura e di programmazione assecondata da un’improvvisazione che è quasi sempre al servizio della composizione e della sua evoluzione descrittiva.

Nel penultimo appuntamento in Sala Vanni, previsto per venerdì 11 novembre, il Ben Lamar Gay Ensemble. Cornettista originario di Chicago, Ben LaMar Gay è uno dei più avventurosi e curiosi musicisti in circolazione il cui sound spazia tra avant-garde jazz, hip-hop e indie rock, traendo spunto anche dalla tradizione brasiliana e dalle sperimentazioni elettroniche. Attivo nella scena musicale sperimentale di Chicago e avendo passato tre anni di residenza in Brasile, Ben ha collaborato con diverse figure tra le più influenti nel mondo della musica come Joshua Abrams, George Lewis, Jeff Parker, Theo Parrish e molti altri.

La rassegna si chiude venerdì 18 novembre con Linda May Han Oh: una bassista e compositrice che ha suonato e inciso con artisti del calibro di Pat Metheny, Kenny Barron, Joe Lovano, Dave Douglas, Terri Lyne Carrington, Steve Wilson, Geri Allen, and Vijay Iyer.

I giovani di Jazz Prime

È in corso la selezione delle band che parteciperanno alla quarta edizione di Jazz Prime, due giornate di concerti il cui obiettivo è quello di offrire ad alcuni dei più promettenti giovani e giovanissimi del jazz italiano un vero palco e la possibilità di farsi apprezzare dal pubblico, in un progetto itinerante che quest’anno si svolgerà il 25 e 26 novembre al Teatro Giotto di Vicchio.

Informazioni sull’evento:

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