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Bicentenario Napoleone: mostre ed eventi in Toscana per celebrare l’Imperatore

In arrivo da maggio a dicembre una serie di eventi che vogliono far conoscere e valorizzare il patrimonio forse ancora poco noto custodito sul territorio in musei, archivi, in palazzi e collezioni private e legato a uno dei personaggi che ha segnato in maniera indelebile la storia dell’Europa moderna

Napoleone

La Toscana conserva ancora oggi tracce del passaggio del genio militare e non solo di Napoleone Bonaparte. La città di Lucca è stata infatti sede del Principato di Lucca e Piombino di sua sorella Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi dal 1805 al 1814. Inoltre l’Isola d’Elba è stata segnata profondamente dalla presenza dell’Imperatore che fu qui in esilio dal maggio 1814 al febbraio 1815 e che con la stessa meticolosità con cui aveva riorganizzato la Francia amministrò l’isola affrontando ogni aspetto del vivere elbano.

Nel Bicentenario della morte di Bonaparte avvenuta il 5 maggio 1821 prende in via il progetto “Napoleone 2021. Firenze la città sognata” una serie di iniziative che da maggio a dicembre vogliono far conoscere e valorizzare il patrimonio forse ancora poco noto custodito sul territorio in musei, archivi, in palazzi e collezioni private e legato a uno dei personaggi che ha segnato in maniera indelebile la storia dell’Europa moderna.

Il progetto vede il coordinamento della Fondazione Museo Stibbert e il contributo della Regione Toscana con il patrocinio del Comune di Firenze, della Fondazione CR Firenze e del Touring Club Italiano.

“Napoleone aveva un cordone ombelicale con la nostra regione grazie alla sua origine, i Buonaparte infatti erano una famiglia còrsa d’origine accertata di Sarzana, città al confine tra Liguria e Toscana – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –. Con questa iniziativa la Toscana vuole ricordare la figura di Napoleone, che rappresenta uno degli snodi fondamentali della storia, che ha segnato lo sviluppo dell’Europa moderna, in campo istituzionale, in campo giuridico con il codice civile e nel sistema educativo, finanche nel costume. E la Toscana ha un patrimonio di memorie poco note, da materiali di archivio preziosi, alle opere, alle realizzazioni architettoniche e decorative che la rendono privilegiata per una adeguata comprensione della vicenda napoleonica, anche in relazione alla stessa vita quotidiana. Un patrimonio che è giusto valorizzare e portare alla conoscenza del grande pubblico nelll’anniversario della morte di Napoleone, e che offre ad una riflessione su alcuni aspetti del ruolo che l’Impero dei francesi ebbe sulle scelte politiche, economiche e culturali in Toscana”.

Villa di Napoleone all’Isola d’Elba – © Altrendo Images

Gli eventi in preparazione

Dai preziosi materiali di archivio, alle opere artistiche, alle realizzazioni architettoniche e decorative – patrimonio di memorie spesso poco note ma utili alla comprensione della vicenda napoleonica – : sono questi i protagonisti del progetto Napoleone 2021. Firenze la città sognata che si propone di coordinare e promuovere le iniziative organizzate da alcune istituzioni e associazioni culturali presenti sul territorio fiorentino che intendono celebrare il bicentenario della morte di Napoleone, offrendo contributi scientifici e culturali da presentare al vasto pubblico.

Un portale web dedicato riunirà tutte le proposte culturali delle diverse istituzioni e associazioni, consentendo al pubblico di avere in ogni momento il quadro complessivo delle proposte culturali legate alle celebrazioni napoleoniche, e di poter accedere a tutti i contenuti virtuali, dalle mostre alle registrazioni di conferenze, agli itinerari che saranno predisposti all’interno delle collezioni.

E’ in corso di preparazione anche la mostra virtuale Firenze, la città sognata che sarà accessibile direttamente dal portale e che si basa sulla documentazione archivistica e architettonica di due grandi istituzioni cittadine, l’archivio di Stato di Firenze e l’archivio Storico Comunale, che hanno messo a disposizione i loro materiali per un realizzazione tridimensionale della trasformazione urbanistico/architettonica voluta da Napoleone per alcune parti della città. La mostra, curata da Giuseppina Carla Romby è realizzata in collaborazione con il dipartimento DIDA dell’Università di Firenze.

“Il Museo Stibbert – ha detto Enrico Colle, direttore della Fondazione Museo Stibbert – ha fatto da capofila ad una serie di istituzioni e associazioni interessate al tema napoleonico, che hanno programmato eventi di vario tipo, dalle conferenze, alle visite guidate alle mostre in sede o virtuali. Tutte le iniziative sono importanti per contribuire al progetto diffuso su tutto il territorio fiorentino con il titolo ‘Napoleone 2021. Firenze la città sognata’, e sono descritte e calendarizzate in un portale internet dedicato che presto verrà attivato. Il museo Stibbert conserva un patrimonio eccezionale di cimeli napoleonici, a partire dal Petit Costume d’Italie indossato da Napoleone per le cerimonie dell’incoronazione a re d’Italia nel 1805 a Milano, caratterizzato dal grande manto verde ricamato in oro e argento. Tutte le opere, tra cui la sciabola di Murat, il decreto di concessione dello stemma di Firenze autografato dall’Imperatore, le armi, le bandiere e i ritratti, saranno esposti insieme in una mostra allestita dalla metà di giugno nell’Ala Nord del museo”.

 

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