Attualità /

Nasce nel Chianti il primo coordinamento dei comuni colpiti dalle stragi nazifasciste

La dichiarazione è stata sottoscritta da 14 comuni lo scorso 23 luglio in occasione della commemorazione del 77mo anniversario dell’eccidio di Pratale

Lo scorso 23 luglio in occasione della commemorazione per la strage di Prataleche si trova nel Comune di Tavarnelle Val di Pesa, 77 anni dopo il massacro che uccise dodici giovani contadini fucilati nei boschi del Chianti nasce il primo nucleo del Coordinamento dei comuni colpiti dalle stragi naszifasciste.

Il Coordinamento è stato salutato con favore dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che ha dichiarato “A Pratale 12 contadini che stavano cenando con le loro famiglie sono stati separati da donne, bambini ed anziani e fucilati senza pietà e senza motivo apparente, tranne il furto delle poche povere cose presenti nelle loro case e dei portafogli. Perfino l’unico uomo che era riuscito a sfuggire al plotone tuffandosi nella boscaglia è stato ritrovato e freddato. Senza pietà, senza neppure fingere che si trattasse di un ‘avversario’. Ricordo questi avvenimenti non per enfatizzare la crudeltà, ma per marcare la necessità del ricordo del dettaglio, per sottolineare che anche nella tragedia dei grandi avvenimenti storici il singolo, la persona, ha dignità e valore. Non possiamo concepire la Memoria come un dovere astratto, ma come tributo a vite martirizzate nella lotta per le nostre libertà, per l’affermazione della nostra dignità, per la costruzione di quella democrazia che oggi diamo troppo per scontata e che talvolta non riusciamo a cogliere in tutta la sua bellezza. Tutta la Toscana, durante il passaggio del fronte, è stata macchiata da analoghi episodi di violenza e rappresaglia, il sentimento che questa commemorazione evoca è diffuso e presente e deve continuare ad esserlo anche nelle nuove generazioni. E questo aggiunge valore alla nascita del Coordinamento intercomunale costituito da enti locali della Toscana e dell’Emilia Romagna colpiti dalle stragi nazifasciste, dalle sezioni Anpi di Barberino Tavarnelle, Bagno a Ripoli, Mercatale, Impruneta e Marzabotto e dalle organizzazioni sindacali con l’obiettivo di potenziare e promuovere l’attività di conoscenza e documentazione delle stragi, per far emergere anche agli episodi meno noti, in modo che siano messi in luce e non dimenticati”.

I comuni che partecipano al Coordinamento

Hanno aderito al progetto inedito a livello regionale, quattordici comuni provenienti dalle province fiorentine e senesi. Il coordinamento è costituito da enti locali della Toscana e dell’Emilia Romagna, sezioni Anpi e le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil).

Attorno al tavolo della sala consiliare di Pratale si sono seduti i sindaci e gli assessori dei Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Bucine, Casole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Impruneta, Firenze, Fucecchio, Greve in Chianti, Marzabotto, Monteriggioni, San Casciano Val di Pesa, San Gimignano, Stazzema, per confrontarsi, scambiare riflessioni e progetti e sottoscrivere formalmente la dichiarazione di intenti per la diffusione della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.

Altri enti locali, come quelli di Massa Marittima, Castelnuovo Val di Cecina, Radicondoli, Volterra, Pomarance, Poggibonsi, hanno manifestato l’interesse a far parte attivamente della rete.

Gli obiettivi del progetto

Il coordinamento ha l’obiettivo di potenziare e promuovere l’attività di diffusione, conoscenza e documentazione delle stragi, supportare percorsi di studio, ricerca e approfondimento, mettere in luce anche agli episodi meno noti, portare avanti nel corso dell’anno l’impegno istituzionale a non dimenticare e trasferire ai giovani la necessità di alimentare la memoria collettiva che si amplia e si rafforza negli obiettivi della rete.

Il progetto ha l’obiettivo anche di rafforzare il valore di pagine di storia e memoria, certe, oggettive, che nessuno potrà mai negare, da fissare nel tempo e nello spazio e affidarne il testimone alle nuove generazioni.

Un “fiore” che aspira a crescere, a diventare un albero dai ‘cento’ rami, come le ferite inferte dal nazifascismo sul territorio toscano, attraverso la forza collettiva e istituzionale della memoria.

Pratale

 

 

 

I più popolari su intoscana