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Oscar del turismo alle regioni: la Toscana vince per la miglior strategia online

The Data Appeal Company ha assegnati i riconoscimenti dopo aver analizzato 21,4 milioni di recensioni online sull’offerta turistica in Italia

 

Sono stati assegnati ieri alla fiera TTG Travel Experience di Rimini gli Oscar del turismo alle regioni italiane, ovvero il premio Italia Destinazione Digitale, creato da The Data Appeal Company sulla base del monitoraggio e dell’analisi dei big data reallizzati dall’intelligenza artificiale Travel Appeal.

È stata una quinta edizione straordinaria, che ha voluto misurare l’impatto del Covid-19 sul turismo e la risposta degli operatori italiani all’emergenza sanitaria che ha messo in difficoltà il settore, che comunque ha saputo reagire, cercando alternative per promuoversi al meglio e garantire la massima sicurezza ai propri clienti.

La Toscana due volte sul podio

L’Oscar del turismo 2020 è stato vinto dal Trentino, che si aggiudica il titolo di regione con la migliore reputazione online. La Toscana porta a casa un risultato importante tra i premi speciali relativi proprio a come il comparto turistico ha affrontato la pandemia di Covid-19.

La Toscana infatti ha vinto il premio per la regione con la migliore strategia online in risposta al Covid-19. Un risultato basato anche sull’analisi sulle OTA, ovvero le Online Travel Agencies, i portali turistici come ad esempio Booking ed Expedia dove vengono riportate le offerte delle strutture ricettive e turistiche e l’utente può prenotare direttamente.

Ma non solo. Come spiega Mirko Lalli, founder e Ceo di Travel Appeal “abbiamo analizzato il posizionamento di tutte le strutture della Toscana, l’andamento dei prezzi e delle offerte sulle OTA ma anche l’andamento della reputazione sia come brand – ovvero come Tuscany, Toscana e VisitTuscany – sia a livello di tutte le strutture e di tutti gli operatori toscani, quindi il settore della ricettività alberghiera ed extra alberghiera, la ristorazione e le attrazioni come i musei e i monumenti.

La Toscana conquista inoltre il terzo posto in Italia come regione più recensita dai viaggiatori, dietro a Lazio e Trentino.
Anche in questo caso le recensioni analizzate coprono tutti i settori, dagli hotel ai ristoranti e beni culturali. “È interessante perché in termini di offerta le regioni più importanti, ovvero che hanno più ristanti e hotel, sono la Lombardia e il Veneto, il fatto che la Toscana abbia più recensioni significa che ha avuto molti più turisti” spiega ancora Lalli.

Per quanto riguarda gli altri premi la Valle d’Aosta è risultata la regione più accogliente, la più amata dagli stranieri è la Sicilia e quella con la migliore offerta enogastronomia è l’Umbria.

L’indagine effettuata su 21,4 milioni di contenuti online

Quest’anno i premi del turismo sono stati assegnati sulla base dell’analisi più ampia mai fatta The Data Appeal Company. Dal 1° settembre 2019 al 30 agosto 2020 infatti sono stati monitorati 21,4 milioni di contenuti online, su circa 470mila punti di interesse in Italia nei comparti ricettività, locali e ristorazione, attrazioni e affitti brevi.

Negli ultimi 6 mesi è stato registrato un calo del 68% dei contenuti online, che sono correlati alle presenze turistiche e indicano quindi una forte diminuzione delle presenze nel 2020.
Sono state analizzate più di 74mila strutture ricettive, tra hotel, b&b, agriturismi e altre tipologie di alloggio, di cui il 67% attive negli ultimi sei mesi. La soddisfazione degli ospiti è dell’86,7%, in crescita rispetto al 2019.

Sono stati censiti oltre 187mila ristoranti in Italia presenti online, di cui l’89% attive online negli ultimi sei mesi, una cifra elevata dovuta probabilmente alla necessità dei ristoratori di tenersi in contatto con la clientela che ordinava il cibo a domicilio o da asporto durante il lockdown e anche dopo. Anche in questo caso la soddisfazione è elevata, pari all’85,7%.

Il turismo reagisce alla crisi del Covid-19

Ma come ha reagito il mondo del turismo alla crisi innescata dalla pandemia di Covid-19? “Il comparto ha reagito bene e l’estate è andata molto bene – sottolinea Lalli – in questo momento il numero delle offerte vendute rispetto a quelle disponibili è bassissimo, intorno al 15%, ma può dipendere dalla tendenza a prenotare il viaggio solo molto a ridosso della data, causata dall’incertezza del momento. Si vedono segnali di ripresa a partire dal primo trimestre dell’anno prossimo, ma è ancora presto per dirlo.”

Per il 2021 sarà ancora più fondamentale per gli operatori turistici saper rimodulare la propria offerta adattandosi alla nuova situazione. “Alcune destinazioni si stanno riposizionando come mete per lo smartworking e cercano di attirare i nomadi digitali, questo è un trend interessante – conclude Lalli  – in Toscana ad esempio il sindaco di Santa Fiora, alle pendici dell’Amiata, ha posizionato un intero paese invitando chi lavora da casa a venire a farlo nel suo borgo. Le persone hanno voglia di viaggiare e appena possono si muovono e prenotano, alcuni operatori e territori stanno iniziando a strutturare proposte compatibili con lo scenario che stiamo vivendo.”

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