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Percorsi turistici alla scoperta degli Etruschi: le proposte della Toscana

Offerte culturali sulle orme di una civiltà raffinata e contemporanea: il lavoro della Regione per promuoverle e valorizzarle con ben 51 comuni toscani

Parco archeologico di Baratti e Populonia - © Parchi Val di Cornia S.p.A.

Un popolo che affascina, talmente raffinato e contemporaneo da essere ancora oggi di ispirazione per arte e architettura. Le sue tracce non sono solo resti di una civiltà da ammirare, ma spesso sono parte integrante e funzionale della vita di interi territori. Quanto amiamo gli Etruschi e quanto ancora abbiamo da imparare su di loro. Le testimonianze sono diventate un prodotto turistico unico nel suo genere che coinvolge i comuni di mezza Toscana e li unisce in un progetto che alterna strategie di lungo raggio a proposte concrete di viaggio.

La proposta turistica della Toscana

Alla Bit-Borsa internazionale del turismo di Milano, la Toscana presenta un’unica offerta che si snoda in percorsi suggestivi e pacchetti di viaggio per un turismo sostenibile, lento, dall’alto valore culturale. In Toscana si trovano sei delle dodici città che componevano la Dodecapoli etrusca, dalla costa all’entroterra: un patrimonio immenso e probabilmente ancora non completamente svelato.

Dal IX al I secolo a.C. gli Etruschi si stabilirono nell’Italia centrale, tra i fiumi Arno e Tevere e qui fondarono una civiltà che estese il suo dominio dalla Toscana fino alla pianura padana, al Lazio e alla Campania.

Le strategie della Toscana degli Etruschi

Sono 51 i comuni in Toscana ad aver aderito al percorso turistico che ruota attorno agli Etruschi. Chiusi è il comune capofila del progetto “Toscana Terra Etrusca”. Ai 34 comuni iniziali se ne aggiungono altri 17 che hanno sottoscritto un patto di valorizzazione e promozione.

Ma non solo, la Regione sta lavorando a un progetto interregionale, con la Toscana capofila, che coinvolge Lazio e Umbria e punta a includere anche Campania ed Emilia Romagna: è la Grande Etruria, per un turismo culturale di qualità e sostenibile.

Tanti percorsi, enormi le potenzialità turistiche. La Toscana lavora ad una loro integrazione e valorizzazione attraverso una sinergia costante con Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione Turistica e i comuni coinvolti. Su visittuscany.com questo obiettivo si manifesta chiaramente.

Le città toscane che custodiscono i tesori degli Etruschi

Chiusi fu una delle principali città etrusche: tante le testimonianze, dalle sepolture fino ad una delle più imponenti opere idrauliche nota come il labirinto di Porsenna, ancora percorribile. Poi c’è Cortona, dove nel Museo dell’Accademia Etrusca sono custoditi reperti etruschi rinvenuti tra Valtiberina e Valdichiana e provenienti dalle tombe gentilizie del Sodo e di Camucia.

Ecco Arezzo, dove al Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” si trovano i i gioielli etruschi della necropoli di Poggio del Sole. Ma soprattutto qui fu trovata la celebre Chimera, oggi conservata al Museo archeologico di Firenze.

Spostandosi nell’area fioretnina, spicca Fiesole, con l’area archeologica e il suo museo civico. Risalendo si trova poi Carmignano e Artimino, con il  Tumulo di Montefortini e la Necropoli di Prato Rosello. Imperdibile Volterra,  con il museo Guarnacci che conserva una delle più importanti collezioni di reperti etruschi, l’Urna degli Sposi e l’Ombra della Sera.

Sulla costa, la presenza si intensifica ancora. C’è il Parco archeologico di Baratti e Populonia, unica città etrusca costruita sul mare. Scendendo in Maremma troviamo RoselleVetulonia, con i resti delle mura, le tombe e i reperti custoditi nel Museo civico archeologico e le suggestive Vie Cave scavate nel tufo a Pitigliano e Sovana, fino ad arrivare a Saturnia, dove gli Etruschi sfruttarono le preziose sorgenti termali. Più su, a Massa Marittima si trova il Museo Archeologico Giovannangelo Camporeale con i reperti dagli scavi al villaggio del lago dell’Accesa.

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