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Pisa capitale della street art con artisti da tutto il mondo in occasione del “Festival della strada”

Fino al 7 gennaio 2024 a Palazzo Blu la Sala della Biblioteca ospita una contemporanea Scuola di Atene creata da Kobra, uno dei maggiori street artist al mondo

Pisa torna ad essere capitale dell’arte urbana con il Festival della Strada che si tiene in varie locations dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024.

La manifestazione ideata da Gian Guido Grassi con l’associazione Start Attitude e promosso da Fondazione Palazzo Blu e Fondazione Pisa, il festival si articola attorno a più mostre, installazioni diffuse, talk, workshop e la realizzazione di nuovi murales, con il contributo del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Pisa.

In dialogo con la mostra “Le Avanguardie”, in corso fino al 7 aprile 2024, Palazzo Blu ospita due mostre: il brasiliano Eduardo Kobra, uno degli street artist più noti al mondo (suo il David di Michelangelo dipinto in cima alle cave di Carrara), crea nella Sala della Biblioteca una contemporanea Scuola di Atene, attingendo dai ritratti degli Avanguardisti.

Topic nei suoi lavori di Kobra sono le tematiche sociali (come l’inquinamento, il riscaldamento globale, la deforestazione e la guerra) ma anche ritratti di personaggi illustri e scene di tempi ormai trascorsi per far rivivere il ricordo di molte metropoli del passato, creando un legame indissolubile tra il presente incontrastato e la memoria storica. E’ il caso dell’installazione site specific pensata per Palazzo Blu.

“Ho realizzato otto pannelli che rileggono le opere dei geni ritratti in questo grande murales – ha spiegato Eduardo Kobra – il pannello più grande è dipinto su un supporto di materiale vinilico, mentre le altre sono pitture su tela. Il mio lavoro principale è fare murales, ne ho realizzati in 36 paesi e questo sarà il quinto che faccio in Italia”.

Nella dimora nobiliare del Palazzo invece sarà ospitata la collettiva di arte applicata con opere di: 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto che rileggono lo stile Bauhaus.

Kobra, Festival della Strada, Pisa

In parallelo, sempre sul Lungarno Gambacorti, la Chiesa della Spina diventa teatro dell’installazione “Non Plus Ultra” di Gonzalo Borondo, artista spagnolo classe 1989 che dal 2007 interviene nello spazio pubblico sviluppando un linguaggio originale, in connessione con il luogo d’azione e la percezione fisica e simbolica degli spazi.

L’installazione pisana si ricollega alla spiritualità della Chiesa della Spina, innescando una riflessione esistenzialista più che religiosa. Trentacinque lastre di vetro stampate ciascuna delle quali ospita due immagini grafico pittoriche: una colonna e una figura di spalle con le braccia distese, che rimanda all’iconografia della crocifissione.

Un labirinto trasparente di segni e simboli per riflettere sul concetto di limite, sulla sua negazione, sul bisogno sacro dell’uomo di varcare la soglia del conosciuto e della logica, di superarsi e proiettarsi all’infinito.

Ha dichiarato l’artista Gonzalo Borondo: “La mia installazione nasce al MACRO di Roma con l’intenzione di essere un’opera che, grazie al gioco di riflessi e alla trasparenza, può dialogare con diversi contesti. Non avevo mai voluto esporla all’interno di una chiesa, ma quando ho visto la Chiesa della Spina ho capito che poteva essere il luogo adatto per la sua cromia, la sua architettura. È un onore mettere il mio lavoro in relazione con questo gioiello artistico. “Non Plus Ultra” invita a entrare in una dimensione di tensione generata dalle grandi lastre di vetro che la compongono: la fragilità del materiale mette in soggezione, in contrasto con la grandezza e la forza della struttura. Mi piace promuovere nel pubblico il desiderio di andare oltre, la curiosità, e di innescare una riflessione su quanto questa tendenza sia parte di noi”.

Gonzalo Borondo, Chiesa della Spina

Grazie anche al contributo del Consiglio della Regione Toscana, durante il periodo del Festival della Strada molti degli artisti coinvolti nelle mostre temporanee saranno coinvolti anche nella realizzazione di nuovi murales nel quartiere di Porta a Mare, andando a cementare la nuova identità di questa area come distretto d’arte urbana e museo a cielo aperto.

Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale ha dichiarato: “Il Festival della Strada trasformerà Pisa nella capitale italiana della street art. Vorrei ringraziare l’associazione Start per aver realizzato questo importante evento a cui parteciperanno artisti di fama internazionale. La Street art per il suo valore artistico e al tempo stesso per le forti ricadute sociali merita un’attenzione sempre più crescente da parte delle nostre Istituzioni, tanto che come Consiglio Regionale ci abbiamo investito molto col bando Ri-Generazione Toscana e con una legge regionale con cui abbiamo finanziato direttamente alcune opere che presto vedranno la luce anche a Pisa e Lucca. La street art ha anche la caratteristica unica di far entrare l’arte nella vita quotidiana delle persone, non serve andare al museo per ammirarla, riesce a rendere più belli i nostri quartieri ogni giorno.”

Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu ha aggiunto: “È interessante come l’opera di Eduardo Kobra si integra con la mostra sulle avanguardie attualmente in corso. Guardandoci intorno possiamo vedere ritratti di molti dei protagonisti della pittura del 900, oltre alla reinterpretazione di alcune tra le loro opere più celebri. C’è la Gioconda di Duchamp, e poi ci sono Picasso, Chagall, Dalì e Mondrian, quest’ultimo esposto proprio in questi giorni a Palazzo Blu. Una bellissima integrazione per “Le Avanguardie”, e un modo di promuovere l’arte urbana, sempre più presente all’interno delle istituzioni culturali e sempre più importante.”

“Con il Festival della Stradaha dichiarato il curatore Gian Guido Grassi – portiamo avanti un percorso iniziato nel 2017 con i primi muri nel quartiere di Porta a Mare, avviando la rigenerazione di un’area ricca di storia della città, una zona fortemente tradizionale, il volto marinaresco di Pisa. Siamo felici di aiutare a rinascere questa parte della città attraverso una forma d’arte in grado di rafforzare e valorizzare l’identità della collettività. La bellezza di questi murales è indice di un’arte che si è saputa affermare e che è degna di stare nei musei più prestigiosi del mondo. Siamo orgogliosi di avere con noi un parterre di artisti di primo piano a livello mondiale”.

Moneyless, Dimora nobiliare Palazzo Blu

 

 

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