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Premiato l’oro verde della Toscana: 52 eccellenze per la produzione 2022

La Toscana è la Regione che meglio ha interpretato le indicazioni geografiche, IG, nel settore olivicolo. A differenza di altre, infatti, ha una quota di prodotto IG sulla produzione totale che oscilla tra il 13% e il 28%, quando la media nazionale si attesta tra il 2% e il 7%

Si è tenuta giovedì 26 maggio a Firenze la presentazione della “Selezione degli oli extravergine di oliva DOP e IGP della Toscana 2022“, l’iniziativa che, come ogni anno, permette di scoprire gli oli che faranno da ambasciatori della Toscana nel mondo.

Sono intervenuti sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, il presidente di PromoFirenze Massimo Manetti, Tiziana Sarnari di ISMEA – Direzione servizi per lo sviluppo, Laura Mazzanti responsabile tecnico del laboratorio Analytical srl incaricato per la Selezione, Alessandro Parenti capo panel e docente universitario in rappresentanza degli assaggiatori che hanno partecipato alle Commissioni regionali della Selezione.

Ospite speciale dell’evento: Carlo Conti che ha ricevuto il riconoscimento di Ambasciatore degli oli extravergine di oliva DOP e IGP della Toscana.

“Il nostro obiettivoha detto il presidente Eugenio Gianiè portare l’olio evo allo stesso livello di conoscenza e apprezzamento che esiste per il vino. La Toscana già premia tecniche innovative di estrazione rispettose del prodotto, premia la biodiversità, la tradizione, il miglioramento  della redditività delle aziende, il mantenimento del paesaggio olivicolo oltre che la crescita professionale degli olivicoltori. Così, insieme, vogliamo dare vita a una vera e propria rivoluzione dell’olio, con protagonisti i produttori, artefici di una storia che fa parte del nostro dna. Noi saremo a loro fianco per proteggere e promuovere al meglio uno dei simboli più forti e più identitari della Toscana”.

“La selezione oli toscani ­ – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi è una grande occasione per stimolare l’impegno delle nostre imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto che già è un’eccellenza e di premiarle favorendo la conoscenza dei loro oli attraverso azioni promozionali economiche e di immagine. L’olio toscano deve diventare un attrattore come il vino toscano e la selezione è uno degli strumenti più validi che ci sostengono in questo percorso”.

I dati dell’olio extravergine in Toscana

Il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, e Pendolino.

Gli olivi occupano 9o mila ettari di terreno toscano di cui 16 mila a coltivazione biologica.  Sono 11 mila le tonnellate di olio prodotte tra 2021 – 2022, -45% rispetto all’annata precedente, dalle oltre 32mila aziende toscane, 393 i frantoi attivi. 

Oltre un terzo del valore della produzione certificata a livello nazionale, proviene dalla Toscana. Un’eccellenza che è volano di sviluppo economico ma anche un sistema di protezione e valorizzazione della biodiversità.

Dai dati elaborati da ISMEA emerge che la Toscana è la Regione che meglio ha interpretato le indicazioni geografiche, IG, nel settore olivicolo. A differenza di altre, infatti, ha una quota di prodotto IG sulla produzione totale che oscilla tra il 13% e il 28%, quando la media nazionale si attesta tra il 2% e il 7%.

Il panorama delle IG toscane conta 4 DOP: Chianti Classico, Lucca, Seggiano e Terre di Siena e 1 IGP: Toscano.

La produzione certificata IG regionale nel 2021 è tornata sulla soglia dei 3 mila tonnellate. L’IGP Toscano rappresenta circa il 95%, segue a molta distanza il Chianti Classico con una quota del 4% e a seguire le altre 3 DOP.

Nel 2020 il valore della produzione dell’olio IG della Toscana si era assestato a quota 25,4 milioni di euro, ben il 36% dei 71 milioni nazionali. Sulla scia del successo dell’IGP Toscano altre regioni hanno visto riconosciuta l’IGP regionale per dare maggior impulso al settore. La Sicilia prima, poi Puglia, Calabria, Basilicata, Marche hanno scelto il riconoscimento regionale.

La leadership della Toscana si consolida anche nell’export degli oli IG. In volume le produzioni toscane raggiungono punte del 50% del totale nazionale mentre in valore la quota supera il 60%. Dell’intero fatturato all’export degli oli IG della Toscana, oltre il 75% viene realizzato fuori daiconfini della UE.

Le aziende olivicole toscane premiate nel 2022

Presenti alla Selezione 2022 i rappresentanti di tutte le 44 aziende produttrici dei 52 oli selezionati. 

Durante la mattinata sono state premiate le menzioni speciali “Selezione Origine”, “Selezione Bio””Selezione Monovarietale”, “Selezione Biofenoli”, a cui quest’anno si è aggiunta la “Selezione Packaging”.

Infine, è stato assegnato il riconoscimento al “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP, scelto in una rosa di almeno tre oli. Grosseto, Firenze e Siena le provincie con le aziende più premiate. 

Merenda nell’oliveta: la prima edizione della rassegna – © Città dell’Olio

In Toscana una legge regionale per l’oleoturismo

L’olio di qualità è un patrimonio che può aver importanti risvolti turistici.

Proprio pochi giorni fa, infatti, è stata approvata dal Consiglio regionale la legge sull’oleoturismo, una norma alla quale la Regione e in particolare l’assessorato all’Agroalimentare, ha lavorato molto negli ultimi mesi per aiutare le imprese agricole a sviluppare tutte quelle attività legate al turismo rurale che possono rappresentare una marcia in più per l’agricoltura toscana e lanciare l’oleoturismo sui percorsi di promozione che si merita.

 

 

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