Enogastronomia/

Guida Michelin, una costellazione di stelle per la Toscana (e una per Laqua Vineyard di Cannavacciuolo)

Cinque macaron per Chic Nonna che segna il ritorno di Vito Mollica, Paca, Terramira, Cannavacciuolo Vineyard, Campo Rosso e due stelle verdi a Poggio Rosso e Villa Pignano

antonino cannavacciuolo apre a terricciola un relais con ristorante - © Cannavacciuolo sito ufficiale

Guida Michelin 2023, una costellazione di stelle fa brillare il cielo della Toscana. Conquistano la prima stella Michelin Vito Mollica con il ristorante Chic Nonna a Firenze, lo chef Niccolò Palumbo con il ristorante Paca a Prato, lo chef Marco Suriano con il ristorante Cannavacciuolo Vineyard a Casanova di Terricciola, il ristorante Terramira a Capolona dello chef Filippo Scapecchi e lo chef Matteo Temperini, con il ristorante Campo del Drago nel borgo medievale di Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino.

Il saldo tra nuove e vecchie stelle in Toscana purtroppo non varia: la Rossa priva del celebre macaron La Leggenda dei Frati dello chef Filippo Saporito a Firenze, i Salotti di Chiusi e il ristorante La Magnolia di Forte dei Marmi. Niente più stella, ma per chiusura, a Meo Modo a Chiusdino e a Perillà a Castiglione d’Orcia.

Lo chef Matteo Temperini del ristorante stellato Campo del Drago a Montalcino

Il ritorno alla stella di Vito Mollica

Lo chef di Chic Nonna Vito Mollica è soddisfatto del ritorno alla stella, dopo la fine dell’esperienza al ristorante Il Palagio del Four Seasons di Firenze e la ripartenza con l’esperienza di Palazzo Portinari: “Questo importante riconoscimento è per Chic Nonna un punto di partenza per fare ancora meglio. Il mio ringraziamento è innanzitutto per la mia squadra, che è composta da tutti i collaboratori di Chic Nonna e di Salotto Portinari Bar & Bistrot, piena di giovani professionisti che si sono messi in gioco seguendomi in questo progetto e credendoci fortemente. Dicono che in questo momento nessuno voglia più lavorare nel mondo della ristorazione ma qui, ogni giorno, ho la prova di quanto sia importante fare squadra e creare un ambiente di lavoro sereno per raggiungere gli obiettivi, anche i più ambiziosi”.

Vito Mollica, executive chef di Chic Nonna

La pattuglia delle stelle verdi Michelin

Stella verde Michelin per il ristorante Poggio Rosso a Borgo San Felice a Castelnuovo Berardenga dello chef Juan Camilo Quintero e per il ristorante Villa Pignano a Borgo Pignano a Volterra dello chef  Vincenzo Martella.

Lo chef Niccolò Palumbo del ristorante stellato Paca a Prato con il suo staff

L’Enoteca Pinchiorri e le tre stelle

L’edizione 2023 passerà alla storia per l’ingresso del ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, guidato dallo chef Antonino Cannavacciuolo che conquista tre stelle Michelin. Attraverso la conferma di tutti i ristoranti tre stelle Michelin della scorsa edizione, la 68esima edizione della Guidaporta a 12 il numero di ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia: Villa Crespi Orta San Giulio new entry, Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, St. Hubertus, a San Cassiano, Le Calandre a Rubano, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro, Mauro Uliassi a Senigallia e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano. L’Enoteca Pinchiorri resta quindi nella top 12 della Rossa.

Montalcino tra stelle e Brunello

Con l’assegnazione della stella Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco, Montalcino raddoppia la propria presenza stellata su territorio. Nell’ultimo biennio i ristoranti di 2 nostre aziende vinicole hanno infatti conseguito la stella Michelin: ci sembra un buon modo per concentrare l’attenzione sulla qualità di un territorio che si riconosce in un comune denominatore, il vino, ma che è in grado di esprimere mille eccellenze”: così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata a Campo del Drago di Castiglion del Bosco. Si aggiunge al ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone.

Riteniamo – ha aggiunto il presidente del Consorzio a 3 giorni dall’avvio di Benvenuto Brunello (11-21 novembre) – che per un territorio come Montalcino sia fondamentale lavorare sulla qualità totale, nel vino come nell’ospitalità o nella ristorazione. È un obiettivo strategico per affermare l’immagine di un territorio che deve essere sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo”.

In occasione della presentazione della Guida Michelin 2023 il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che ha partecipato come partner assegnando il Premio Michelin Sommelier 2023 a Stefano Quero del ristorante “Condividere” di Torino.

 

I più popolari su intoscana