Attualità /La ricorrenza e il processo

Strage di Viareggio, 13 anni dopo: l’anniversario alla vigilia della sentenza di appello

Oggi la città ricorda le 32 vittime del 29 giugno 2009: domani potrebbe essere il giorno della sentenza del processo d’appello bis in corso a Firenze

I treni anche oggi fischieranno tutto il giorno passando dalla stazione di Viareggio ma tredici anni dopo la strage del 29 giugno 2009, che costò la vita a 32 persone, non è stata ancora scritta la parola fine sulla lunghissima vicenda processuale e i familiari delle vittime attendono ancora giustizia. Quest’anno è una ricorrenza particolare perché domani, il 30 giugno, potrebbe essere il giorno dell’udienza finale del processo di appello bis in corso a Firenze.

Le iniziative del 29 giugno

Oggi la città commemorerà i suoi morti con una giornata di iniziative, che partiranno alle 11 con la messa al cimitero della Misericordia officiata dal vescovo Paolo Giulietti, mentre alle 17.30 si terrà un incontro con tutti i comitati delle altre stragi italiane sul problema della sicurezza al “Luogo della memoria e della solidarietà”.

Infine la sera si terrà l’usuale corteo per le strade di Viareggio, che partirà alle 21 appuntamento davanti al Comune (che non è stato invitato per essere uscito dal processo come parte civile) e arriverà in via Ponchielli, la strada simbolo della strage, dove ci saranno diversi interventi, uno spezzone di uno spettacolo teatrale e poi alle 23.48 i rintocchi e la lettura dei nomi delle 32 vittime.

Per tutta la giornata inoltre i treni in transito nella stazione di Viareggio azioneranno le sirene, per  manifestare la loro vicinanza ai familiari delle vittime.

Il processo di appello bis e le prescrizioni

Domani invece l’appuntamento è fissato nell’aula 32 del Palazzo di giustizia di Firenze: davanti ai giudici della prima sezione penale della Corte d’appello potrebbe terminare il processo di secondo grado bis per la strage di Viareggio.
Sono sedici gli imputati per i quali la Cassazione l’8 gennaio del 2021 ha disposto il ricalcolo delle pene comminate dalla prima sentenza della Corte d’appello di Firenze, tra cui anche Mauro Moretti e Michele Elia, rispettivamente ex ad Fs e ex ad di Rfi.

In particolare la Suprema corte ha fatto venire meno l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza su lavoro: pert i giudici infatti le vittime non sono assimilabili a lavoratori. Una decisione che ha mandato in prescrizione il reato di omicidio colposo plurimo, dopo che il processo in oltre dodici anni nella aule aveva già visto decadere in prescrizione l’incendio colposo e le lesioni plurime gravi e gravissime. Di fatto quindi la Corte di appello deve rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.

E a proposito di prescrizione, la novità del processo di appello bis è che Moretti ha deciso di usufruirne. Moretti infatti, che nel primo appello aveva rinunciato alla prescrizione ed è stato condannato a 7 annioì in primo e secondo grado, ha deciso invece di avvalersi della possibilità che è stata la stessa Cassazione a offrirgli. Infatti annullando con rinvio la sentenza ha stabilito che dovesse chiarire di nuovo in appello bis l’intenzione di rinunciare o no alla prescrizione, dal momento che vi aveva rinunciato prima che cadesse in prescrizione l’accusa di omicidio colposo plurimo.

Un minuto di silenzio in Consiglio regionale

Per ricordare le vittime della strage di Viareggio oggi il Consiglio regionale della Toscana ha aperto la seduta  con un minuto di silenzio e in sottofondo l’aula ha ascoltato il
fischio del treno.
A chiedere la commemorazione è stato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo che ha parlato di un giorno tragico per la nostra regione, oggi ricordarlo significa unirsi alle famiglie delle vittime e abbracciarle, anche se a distanza, sapendo che purtroppo verità non è stata ancora fatta”.

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