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Tommaso Novi pubblica il nuovo singolo “Aria”: una love song al tempo della pandemia

In attesa del disco “Terzino fuorigioco” il cantautore pisano ci stupisce con una nuova canzone d’amore ispirata a De Gregori

Tommaso Novi, Aria

Dal 20 novembre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “Aria”, il nuovo brano inedito di Tommaso Novi cantautore e musicoterapista pisano. Dopo l’esperienza indimenticabile con i Gatti Mézzi ha ottenuto una cattedra di Fischio Musicale a Pisa e ha partecipato alle colonne sonore di alcuni film come “La Prima Cosa Bella” di Paolo Virzì e “Una Festa Esagerata” di Vincenzo Salemme lavorando a fianco del maestro Nicola Piovani. Adesso ha imboccato la carriera solista con il suo attesissimo primo disco “Terzino fuorigioco”.

“Aria” è una canzone d’amore che racconta di una libertà ostacolata, agognata ed infine ritrovata. Protagonisti della storia sono due amanti che, dopo varie peripezie, riescono a ricongiungersi in un finale quasi surreale che li vede volare via insieme in una nuova dimensione. Tommaso Novi si è inventato un video che gioca a scambiare gli elementi del testo – da aereo ad acquatico –  presentandosi stavolta come personaggio subacqueo, non più in compagnia di piccioni, ma accanto ad una talentuosa atleta italiana, l’apneista Sara Chirico.

Ecco la nostra intervista

Ciao Tommaso! Parliamo del tuo nuovo singolo ‘Aria’, uscito dopo ‘Molto bello’

Sì è il secondo singolo estratto da “Terzino fuorigioco” l’album che uscirà per la Blackcandy Produzioni non appena la situazione sanitaria ci permetterà di mettere in piedi un tour. Si tratta di una canzone d’amore che ho scritto per raccontare una mia storia d’amore che inizia con una richiesta d’aiuto e si conclude felicemente con un abbraccio finale. Una partenza che in qualche modo vorrebbe ricordare il finale della “Donna cannone” in cui si vedono due persone volare via non si sa se rinascono, se si ameranno per sempre o se stanno morendo, è una trasfigurazione della morte in questo volo finale.

La tua canzone dice “Ho bisogno dell’aria, aria ora non c’è” il pensiero corre sempre al momento che stiamo vivendo, la pandemia, in cui anche fare una passeggiata fuori ci sembra un privilegio…

Potrei fare un gol a porta vuota, dicendoti che ho scritto la canzone per il lockdown invece è una canzone d’amore che nasce prima dell’emergenza sanitaria. Come spesso succede per una serie di circostanze e alcuni elementi coincidono nella vita e quindi questo brano casca proprio a fagiolo in una situazione del genere. Il video è stato pensato, scritto e prodotto durante il lockdown quindi probabilmente a livello inconsapevole qualcosa di questa situazione è entrata nella canzone, ma in realtà è proprio una storia d’amore.

Ma non ci sei te dentro quella tuta da palombaro vero?

Certo! Sono io, è stata un’esperienza pazzesca. Da giovane ho sempre fatto apnea e pesca subacquea ma avevo lasciato, questa è stata l’occasione insieme a Sara Chirico di rimettermi la muta. Non siamo in mare ma nelle acque gelide di un torrente appenninico tra la Toscana e l’Emilia. Il torrente si chiama la Lima ed è in località Scesta a Lucca.

D’amore si potrebbe parlare per altri mille anni e si troverebbe sempre qualcosa di nuovo da dire. Per te cos’è l’amore? Scusa la domanda un po’ marzulliana

Quello che dici è vero, è un sentimento talmente potente che poi ci porta a dargli dei connotati. Abbiamo sempre bisogno noi umani a dare un volto, una fisicità alle sensazioni, ai sentimenti. Quando ascoltiamo una canzone ognuno di noi immediatamente ci si ritrova e si chiede: ma come ha fatto a capire questa cosa che è solo mia ed è capitata solo a me? Invece non è mica vero. L’amore è un bug del cervello degli esseri umani, è questo tilt che ci capita e ci sopraffà, a volte ci dà coraggio, altre volte ci fa male. Dopo averlo provato nel bene e nel male finiamo sempre per metterlo nelle cose più importanti di questa misera esistenza, è probabilmente la cosa più ganza che possa capitare a un essere umano nella sua vita, amare ed essere amato.

Spesso cresciamo con lo stereotipo dell’amore romantico, ma poi quando lo viviamo scopriamo che è tutta un’altra cosa, forse anche meglio di come ce lo immaginavamo

Anche perchè gli stereotipi sull’amore da quando l’uomo ha iniziato a scriverne e parlarne finiscono per assomigliarsi un po’ tutti. Nella vita reale l’amore si presenta in forme variopinte e questo è molto interessante.

Siamo in attesa del tuo disco, speriamo di sentirlo presto!

Io sono ottimista, ma da un anno a questa parte rischio di fare sempre lo stesso discorso. Sto dicendo un po’ troppo spesso: ma sì tra tre-quattro mesi si riparte. Non faccio previsioni, ma la cosa importante è che si possa tornare a suonare come ce lo ricordavamo noi perchè altre forme alternative non sono percorribili.

Anche a te non convince la “Netflix della cultura”

No, ci sono delle alternative all’arte vissuta dal vivo sui palchi, nelle sale dei cinema e nei teatri ma sono un’altra cosa. Sono dei surrogati, dei palliativi. Abbiamo assistito a fenomeni orripilanti, tutti che ci sono affacciati alla finestra a cantare la loro canzone. Un fenomeno che abbiamo criticato ma poi ci siamo cascati tutti, ci siamo cascati per paura di scomparire e di essere dimenticati. Stiamo attenti, prendiamo bene le musure.

Tommaso Novi
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