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Tommaso Novi e la nobile arte del fischio: “E’ stata la mia arma di protezione”

Dopo il debutto del progetto al Teatro Marchionneschi di Guardistallo Tommaso Novi proseguirà con altre tappe toscane (a Volterra, Firenze, Campiglia Marittima, San Rossore) e poi una tournée in Canada nell’ambito del programma Migrazioni Sonore per reinterpretare attraverso il fischio le melodie che hanno segnato la sua vita

Tommaso Novi

Giovedì 25 maggio al Teatro Marchionneschi di Guardistallo debutta il nuovo progetto di Tommaso Novi che rilegge le grandi melodie da Lucio Dalla a Mozart attraverso il fischio.

Tommaso Novi è il primo docente di Fischio Musicale in Europa, lo storico membro dei Gatti Mézzi sarà sul palco con le musiciste canadesi Melissa Doucet e Christina Beaudy-Cardenas per un viaggio attraverso i brani che lo hanno formato e ispirato

Sarà possibile ascoltare brani di repertorio classico fino alla canzone italiana, tutto rielaborato attraverso lo strumento del fischio, da sempre suo marchio di fabbrica.

Tommaso Novi dal 2018 ha intrapreso la carriera solista collezionando due dischi in uno stile tutto italiano, che ha fatto pensare al fiorire di un nuovo Lucio Dalla. Il primo, “Se Mi Copri Rollo Al Volo” racconta la sua eroica crociata attraverso il mondo dei video games.

Il secondo “Terzino Fuorigioco” è una collezione intima di lettere con le quali prova a raccontarsi.

Ora Tommaso è pronto a partire per una nuova avventura il progetto “Fischio la musica della mia vita” a cura di Toscana Produzione Musica e Salty Music che dopo Guardistallo farà tappa venerdì 26 maggio al Teatro Persio Flacco di Volterra (Pi), sabato 27 maggio al PARC di Firenze, domenica 28 maggio al Teatro Concordi di Campiglia Marittima (Li), sabato 3 giugno a Villa del Gombo a San Rossore (Pi) e in autunno partirà per una tournée in Canada nell’ambito del programma Migrazioni Sonore.

Tommaso Novi

Ecco la nostra intervista a Tommaso Novi

Ciao Tommaso! Come nasce la tua passione per il “fischio”?

La prima volta che ho iniziato è fischiare è stato per un disagio vero e proprio perchè avevo la fobia del lupo cattivo delle fiabe e quando dovevo andare a lavarmi le mani nel bagno in fondo al corridoio per esorcizzare il terrore fischiavo. Imitavo mio babbo e mio nonno che sono stati i primi fischi che ho sentito in casa Novi. Per me il fischio è un po’ un’arma di protezione, la sua prima funzione è stata proprio questa.

Tu insegni a fischiare, ma è vero che tutti possono imparare?

Imparano tutti non esistono requisiti particolari, si può fischiare col labbro leporino o senza denti. Servono una lingua e un paio di polmoni, chi fosse sprovvisto lo dirotterei su altri strumenti. Chiaramente serve una sensibilità verso il mondo dei suoni. Ci sono persone che nascono in ambienti più o meno stimolanti grazie a genitori e insegnanti, c’è chi questa sensibilità non ce l’ha ma con studio, abnegazione e passione si possono raggiungere traguardi inaspettati.

avevo la fobia del lupo cattivo delle fiabe e quando dovevo andare a lavarmi le mani nel bagno in fondo al corridoio per esorcizzare il terrore fischiavo

A livello tecnico cosa è possibile fare fischiando?

Il fischio è un aerofono risonante, ce lo possiamo immaginare come un flauto rovesciato come un calzino. Con un buon livello di preparazione il fischio raggiunge un’estensione di tre ottave, superiore a diversi aerofoni che hanno una precisa collocazione negli ensemble istituzionali. E’ uno strumento che permette una produzione sonora sia in espirazione che in inspirazione, quindi rispetto a un flautista un fischiatore può avere un suono continuo. Col fischio potenzialmente si può avere una produzione musicale infinita, espirando e inspirando senza pause. Può essere simile a certe tecniche di respirazione circolare. Ce lo possiamo immaginare come un’armonica a bocca. Gli unici limiti sono a livello di estensione, il fischio si colloca nelle ultime tre ottave del pianoforte. Con il fischio non potrò mai suonare la parte di un baritono, di un basso o di un tenore probabilmente.

In Italia, ma non solo, il fischio è legato alle indimenticabili colonne sonore dei film western di Sergio Leone. Un nome su tutti il mitico Alessandro Alessandroni

Dopo mio nonno e mio babbo Alessandro Alessandroni è probabilmente il terzo fischio che ho sentito, che ho amato e da cui probabilmente sono partite tutta una serie di idee e ispirazioni. Ho avuto la fortuna di avere uno scambio epistolare con lui negli ultimi anni della sua vita in Sudafrica. 15 anni fa quando è partito il corso di fischio nella scuola Bonamici di Pisa sentii il bisogno di scrivere a questo personaggio, un po’ per avere il suo benestare artistico. Gli raccontai del corso di fischio e lui che aveva già 80 anni mi rispose con molto entusiasmo e molta gioia, mi disse “Vai avanti con coraggio perchè è una cosa bellissima”. Mi ricordo un particolare abbastanza commovente, nella prima mail che mi inviò si scusò dicendomi: “E’ mia moglie che scrive sotto mia dettatura, non sono io direttamente a digitare”, dolcissimo. Ci ha lasciato di recente e lo abbiamo salutato con un bel fischio

Cosa sentiremo nel concerto per voce, fischio e pianoforte? Sono curiosa di sapere che pezzi porterai

La scaletta segue la cronologia della mia vita, a partire dalla scuola materna. Avevo delle maestre estremamente ispirate che invece di farci fare i collage con gli alberi di Natale di facevano ascoltare Prokofiev, quell’opera meravigliosa che è Pierino e il lupo. Parto di lì e arrivo a Lucio Dalla con cui mi sono scontrato in un’accezione positiva di ispirazione in tempi recenti. Nel mezzo ci sono tappe intermedie dedicate ai mie studi classici, Bach, Mozart e a studi jazzistici come Duke Ellington, Thelonius Monk e la mia fase compositiva e cantautorale in cui suonerò anche pezzi miei.

In autunno partirai per una tournée in Canada, sei pronto?

No per nulla, per fortuna ho tutta l’estate per preparami. In realtà il progetto nasce proprio da questo scambio, anzi il progetto doveva partire in Canada. Poi grazie al grande Francesco Mariotti abbiamo pensato di farlo partire da qui con una residenza al Teatro Marchionneschi di Guardistallo. E poi le altre tappe toscane a Volterra, Firenze, Campiglia Marittima e la chiusura a Pisa nel Parco di San Rossore. 

Tommaso Novi
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