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Toscana Life Sciences: a Siena il polo d’eccellenza nella ricerca farmacologica

La fondazione senese, voluta e sostenuta dalla Regione, è in prima linea nella lotta al Covid-19, grazie agli anticorpi monoclonali sviluppati dal labotatorio guidato dal professor Rappuoli

Arriva da Siena la nuova speranza di cura e prevenzione contro il Covid-19. La Fondazione Toscana Life Sciences infatti ha individuato gli anticorpi monoclonali in grado di combattere il Coronavirus, grazie al lavoro del Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab della fondazione senese, coordinato dallo scienziato e pioniere dei vaccini Rino Rappuoli che riceverà, insieme al presidente di TLS Fabrizio Landi, il Pegaso d’Oro della Regione Toscana.

Il progetto MabCo19

Gli anticorpi monoclonali, come annunciato nelle scorse settimane dal professor Rappuoli, dovrebbero essere pronti già nel marzo del 2021. Un risultato eccezionale, che non poteva che arrivare da Toscana Life Sciences, un’eccellenza nel campo della ricerca farmaceutica e delle scienze delle vita non solo a livello italiano ma internazionale.

Gli anticorpi monoclonali sono stati sviluppati all’interno del progetto progetto MabCo19, avviato a fine marzo 2020 grazie a un accordo di collaborazione con l’INMI Spallanzani, successivamente esteso anche alla Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, è stato possibile grazie anche alle rirose attivate dalla Regione Toscana nell’ambito del Centro Regionale di Medicina di Precisione (C.Re.Me.P.).

Anche il Governo ha deciso di investire su Toscana Life Sciences, dopo la visita al polo senese effettuata lo scorso settembre dal ministro della sanità Roberto Speranza. Il Governo infatti ha stanziato 80 milioni di euro nel 2020 per finanziare le ricerche di TLS e 300 milioni per il 2021 e come ha dichiarato nell’occasione il ministro Speranza “continuerà a farlo con convinzione perché qui si gioca un pezzo importante della sfida contro il virus”.

47 realtà innovative incubate a Toscana Life Sciences

La Fondazione Toscana Life Sciences è un ente no-profit voluto e sostenuto dalla Regione Toscana, che opera dal 2005 nel panorama regionale con l’obiettivo di supportare le attività di ricerca nel campo delle scienze della vita e, in particolare, di sostenere lo sviluppo di progetti dalla ricerca di base all’applicazione industriale.
Per raggiungere questi obiettivi, TLS ha creato il bioincubatore, all’interno del quale sono coinvolte oggi 47 realtà tra cui molte startup e gruppi di ricerca di origine universitaria, per le quali mette a disposizione spazi, piattaforme tecnologiche e servizi e offre il proprio supporto in ambito industriale, scientifico e di business development.

All’interno di TLS operano più di 400 addetti, un dato in crescita che registra un 36% del personale impegnato in attività di ricerca e sviluppo. Tra gli addetti, l’81% presenta almeno una laurea. Dal 2007 ad oggi, la Fondazione Toscana Life Sciences ha attratto e generato risorse per oltre 211 milioni di euro.

La Regione continua a credere e investire nella ricerca farmaceutica e biomedica di Toscana Life Sciences. A luglio infatti è stato approvato l’accordo di collaborazione per il 2021-2023, che garantirà la prosecuzione delle attività dell’Ufficio per la valorizzazione della ricerca farmaceutica e biomedica (Uvar) e delle attività congiunte.
Inoltre sono state stanziate risorse pari a 1 milione e 400mila euro all’anno per TLS, per un importo complessivo di 4 milioni e 200mila euro.

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