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Vaccini in Toscana, prenotazioni terza dose in aumento. Giani: “Primi per estensione d’immunità”

La Toscana è la prima regione per estensione dell’immunità col 82,9% della popolazione (almeno una dose). Nella fascia 40-59 anni crescono le prenotazioni per la terza dose. Giani: “Verso il Natale senza limitazioni”

Infermieri e personale sanitario in reperto Covid (Centro Pegaso di Prato) - © Paolo Lo Debole

“Le prenotazioni hanno fatto un boom perché la Toscana ha una cultura della vaccinazione e i cittadini capiscono l’importanza della terza dose”. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in merito all’andamento delle prenotazioni per la terza dose del vaccino anti Covid nella fascia d’età 40-59 anni.

Toscana virtuosa

“La Toscana, sotto questo aspetto, si presenta virtuosa. È la prima regione per estensione dell’immunità con ben 82,9% della popolazione che ha avuto almeno una dose ha aggiunto il governatore toscano. “Se contiamo le seconde e terze dosi, stiamo procedendo con grande ritmo per garantire la più alta platea vaccinale fra i nostri cittadini”.

Il Natale è più vicino

Per Giani questa è una fase “che desta comunque preoccupazione” perché “vediamo un incremento dei contagi”. Domenica 21 novembre i positivi in Toscana sono stati 521, mentre oggi sono 308. “Tutto questo accade mentre ci sono regioni che hanno raggiunto quota duemila” aggiunge Giani. Sono certo che tutto questo ci consentirà di vivere le quattro settimane che ci separano dal Natale senza limitazioni, a differenza di quanto successo lo scorso anno quando eravamo in piena zona rossa”.

Prudenza e responsabilità

Che la situazione, in Toscana come in Italia, sia cambiata lo ricarda anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa intervenendo a Tg2 Italia su Rai2. “La situazione nel nostro Paese è diversa rispetto a altri Paesi europei, in cui le cose vanno male. Perché altrove la percentuale di vaccinati è di gran lunga inferiore” ha detto Costa.

“Abbiamo avviato un percorso prudente di ritorno alla normalità e il green pass è stato uno strumento fondamentale. Dobbiamo guardare alle prossime settimane con prudenza e responsabilità, ma la situazione è del tutto diversa rispetto a un anno fa grazie a chi si è vaccinato. Avevamo, lo scorso anno di questi tempi, 33 mila ricoverati in ospedale e oggi sono 4 mila. Avevamo 3.700 ricoverati in intensiva, oggi 500. Tutto questo grazie a vaccini”.

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