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Volontariato in Toscana, i numeri: aumentano gli iscritti ma mancano i giovani

“Sono over 55 il 48% dei volontari in Toscana”, a dirlo Andrea Salvini dell’Università di Pisa che ha curato la ricerca di Cesvot “Le organizzazioni di volontariato. Identità, bisogni e caratteristiche strutturali in Toscana”

Festival italiano del volontariato

Gli anziani, la collettività in generale e le persone con disabilità sono i principali destinatari delle attività e dei servizi offerti dalle organizzazioni di volontariato che operano in Toscana.

È questa la fotografia che emerge dall’indagine condotta da Cesvot e pubblicata nel Quaderno “Le organizzazioni di volontariato. Identità, bisogni e caratteristiche strutturali in Toscana” a cura di Irene Psaroudakis e Andrea Salvini dell’Università di Pisa. La ricerca è stata svolta da aprile a novembre 2020 e hanno partecipato 1.313 organizzazioni di volontariato (Odv) toscane, che rappresentano il 39,7% delle circa 3.000 organizzazioni iscritte al registro

Un volontariato impegnato

Dall’indagine emerge un volontariato impegnato prevalentemente nei settori di intervento tipici del welfare (65,7% Odv), ai quali segue quello culturale (11,7%) e complessivamente si rivolgono a circa 1 milione e mezzo di utenti. 

La struttura delle organizzazioni di volontariato

Da un punto di vista strutturale, i due terzi ha una dimensione piccola, con un numero di volontari inferiore a 25; il 16% ha dimensioni medio-grande, da 26 a 50 volontari; il 28% ha dimensioni grandi, con oltre 50 volontari. Complessivamente, le 1.313 organizzazioni di volontariato intervistate dichiarano di poter contare sul contributo di 64.308 volontari e volontarie e si stima che i volontari presenti nell’universo delle Odv toscane siano circa 160mila persone.Le organizzazioni intervistate, soprattutto di grandi e medie dimensioni, hanno dichiarato di avere 2.586 lavoratori dipendenti; attraverso questo dato è possibile stimare che siano circa 6mila i dipendenti presenti nelle Odv toscane.

L’identikit del volontario

Le Odv intervistate possono contare su 2.349 volontari stranieri: ciò significa che queste Odv hanno attuato strategie di inclusione sociale verso coloro che spesso sono destinati ad essere i beneficiari delle attività di aiuto.

La ricerca ha anche evidenziato che stiamo vivendo, ormai da diversi anni, ad una progressiva diminuzione delle organizzazioni di volontariato: “Il processo di ricambio generazionale è lento: sono over 55 il 48% dei volontari – ha spiegato Andrea Salvini –  Se i dati mostrano con evidenza la necessità di investire sul versante di una maggiore capacità attrattiva verso i giovani, maggiore attenzione va posta anche alla valorizzazione della componente anziana in termini di orientamento delle competenze e di valorizzazione del loro ruolo nelle attività, per costruire un dialogo intergenerazionale efficace.”

Infatti, più dei due terzi delle OdV, negli ultimi cinque anni, hanno visto un incremento di volontari di età più avanzata; solo il 2% dei volontari ha meno di 18 anni e il 13,8% ha un’età compresa tra 19 e 29 anni. La buona notizia è che a fronte di una decrescita del numero delle organizzazioni, non corrispondente diminuzione nel numero dei volontari: negli ultimi 5 anni il 37% delle Odv indica un aumento dei volontari; il 30% una diminuzione e il 33% una sostanziale stabilità.

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