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Baker Huges, nuovo polo logistico a Crespina Lorenzana: firmato protocollo con la Regione

L’intesa affronterà gli aspetti urbanistici e paesaggistici. Giani: “Abbiamo chiesto ai privati coinvolti  l’inserimento di una clausola sociale nella gara di appalto a tutela della continuità occupazionale”

Eugenio Giani, firma protocollo con Baker Hughes - © Paolo Lo Debole

Un nuovo complesso industriale in Toscana per la Baker Hughes, una “cittadella logistica” a Crespina Lorenzana, nel pisano, e raccoglierà i materiali in arrivo dai propri stabilimenti italiani ed esteri, nonché dai suoi fornitori. Il protocollo d’intesa con la Regione è stato firmato lunedì 29 gennaio  a margine della ventiquattresima edizione dell’Annual Meeting di Baker Hughes presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il nuoso sito sarà costruita da Techbau per conto del Consorzio G4, che fornirà servizi logistici a Baker Hughes per i prossimi anni.

L’intesa è stata firmata dal presidente di G4 S.c.a.r.l., Enrico Bazzi, dall’amministratore delegato di Techbau S.p.A. , Andrea Marchiori, dal Presidente Nuovo Pignone, Baker Hughes, Paolo Noccioni, dal sindaco di Crespina Lorenzana, Thomas D’Addona, e dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Presidente Giani alla firma del protocollo con la Baker Hughes – © Paolo Lo Debole

Infrastrutture e la clausola sociale: cosa contieene il protocollo

“Il protocollo – afferma il presidente – accompagnerà, in una sana dialettica pubblico-privata, la realizzazione di un polo competitivo per il territorio e dialogante con le altre piattaforme logistiche a controllo pubblico presenti in zona”. Giani fa quindi riferimento all’Interporto Toscano Amerigo Vespucci, ma anche “delle future potenzialità infrastrutturali derivanti dallo scavalco ferroviario in zona finanziato con 20 milioni da Regione Toscana, così come dalla futura piattaforma Europa nel porto di Livorno, finanziata con 200 milioni di fondi regionali”.

La Regione, prosegue il presidente, ha anche chiesto “ai soggetti privati coinvolti in questa operazione l’inserimento di una clausola sociale nella gara di appalto a tutela della continuità occupazionale rispetto al pregresso, sancita poi tramite intese sindacali, così come ci attendiamo l’attivazione di un ulteriore indotto locale. In definitiva – conclude Giani – il protocollo conferma la centralità del territorio toscano nelle strategie di Baker Hughes, come dimostreranno anche ulteriori sviluppi industriali attesi prossimamente su Massa Carrara e Firenze”.

Il protocollo di intesa accompagnerà lo sviluppo del polo logistico affrontando i vari aspetti urbanistici, paesaggistici, viabilistici, energetici. Baker Hughes si servirà della cittadella per raccogliere i materiali in arrivo dagli stabilimenti italiani di Firenze, Massa, Avenza (Massa Carrara), Bari, Vibo Valentia e Talamona (Sondrio) ed esteri (europei, Stati Uniti e Asia, Medio Oriente) e dai suoi fornitori dislocati in tutto il mondo, oltre alle spedizioni a destinazione presso i clienti dell’azienda in tutto il mondo.

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