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Dopo un 2022 delicato la Toscana guarda al nuovo anno con speranza: gli auguri del presidente Giani

Nella conferenza di fine anno il presidente della Regione ha tracciato il bilancio del 2022, un anno complicato ma con molte sfide vinte tra cui quella della pandemia

Eugenio Giani

Guarda all’anno che verrà con speranza e senso di responsabilità la Toscana delineata questa mattina dal presidente della Regione Eugenio Giani, che nella conferenza stampa di fine anno ha tracciato il bilancio del governo regionale nel 2022 e le sfide da cogliere per il 2023.

La sanità toscana ha superato il test della pandemia

Sta per concludersi un anno complesso, segnato prima dal picco della pandemia di Covid-19 – con 95mila contagi nella prima settimana di gennaio, il numero più alto mai registrato nella nostra regione – poi sconfitta grazie alla campagna vaccinale, a cui ha aderito il 95% della popolazione. Poi è arrivata la guerra in Ucraina, con la conseguente crisi energetica che come ricorda Giani ha messo in serie difficoltà le imprese e le famiglie.

Tuttavia sottolinea Giani io sono convinto che l’anno che verrà può darci l’opportunità di guardare con maggiore speranza al futuro”, a partire dai dati diffusi proprio oggi dalla Fondazione Gimbe che collocano la sanità toscana tra le eccellenze italiane. La Toscana infatti è la seconda in Italia, dietro solo all’Emilia Romagna, per capacità di adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket.

Toscana protagonista, dal rigassificatore ai migranti

Per il 2023 la Toscana è pronta a cogliere le opportunità di crescita offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e ad affrontare da protagonista le sfide, come il rigassificatore di Piombino e l’accoglienza dei migranti, con la nave Life Support di Emergency attesa per domani mattina al porto di Livorno.

Sulle opere compensative previste per il rigassificatore di Piombino Giani si è detto “fiducioso che arriveremo alle compensazioni non con l’approvazione di emendamenti parlamentari, ma con l’intesa tra Toscana e Governo, che è la via corretta”. “Noi ci incontreremo con gli esponenti del governo nei prossimi giorni, e sarà lì la sede nella quale daranno delle risposte”, ha spiegato Giani, che è anche commissario governativo per il rigassificatore.

Per quanto riguarda l’arrivo dei profughi in Toscana – 142 sbarcheranno domani – la nostra regione si è detta disponibile ad accogliere i 26 minori a bordo.

“Io vedo anche nella tenuta sociale del nostro paese una Toscana che è protagonista – sottolinea Giani – a Livorno i nostri volontari della Protezione Civile stanno montando le strutture e i nostri medici si stanno preparando per l’arrivo delle prime due navi di profughi. C’è già il piano di redistribuzione fra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e naturalmente Toscana che si occuperà dei minori, abbiamo trovato 26 posti. E quindi è una Toscana della crescita economica, dei livelli di servizi che riesce a fare in modo efficace anche nelle criticità e della solidarietà.”

Con il progetto Giovanisì, ha poi ricordato il presidente, la Regione continua a mettere i giovani al centro non solo come destinatari delle opportunità ma anche e soprattutto come attori protagonisti delle politiche regionali, come presente attivo della Toscana. Anche per questo nel 2022 è nata la Task Force di Regione Toscana – Giovanisì sulla partecipazione giovanile (con oltre 40 ragazze e ragazzi toscani coinvolti) e su questa traccia è stato organizzato l’evento Next Generation Fest, dedicato alla GenZ che ha visto la partecipazione di oltre 5000 giovani.

Grandi opere: dalla nuova pista di Peretola alla tramvia fino a Prato

Per finire i giornalisti hanno chiesto chiarimenti su tre questioni infrastrutturali: la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, la tramvia Pecci-Peretola e la proposta di localizzazione della stazione AV Medioetruria. “Stiamo tutti aspettando gli esiti del dibattito pubblico sulla nuova pista di Peretola – ha detto Giani – ci sono ancora perplessità, ma la grande maggioranza della popolazione, delle categorie economiche, delle associazioni ambientali si aspetta la realizzazione di questa nuova pista che è ambientalmente più compatibile e non ha cono di volo sui centri abitati, ma sui laghetti di Focognano e sulla discarica di Case Passerini. Con una pista di 2200 metri, declinata verso l’autostrada, si potrà decollare ed atterrare in sicurezza, con un salto di qualità anche dal punto di vista ambientale”.

Sulla tramvia tra il Museo Pecci di Prato e Peretola, invece, il presidente ha precisato che “costerà 900 milioni, ma sono certo che potremo trovare queste risorse tra quelle che non saranno utilizzate dalle opere Pnrr, sono ottimista sulla possibilità che tra due anni possa essere finanziata”. Infine, sulla stazione Medioetruria, Giani ha ribadito che “la Regione sarà il più grande sponsor della stazione Medioetruria quando il territorio avrà deciso se localizzarla a Chiusi, Rigutino o Farneta. Devono essere i territori di Arezzo, Siena e dell’Umbria a indicare un posto, per avere una voce unica nel momento in cui ci presenteremo la proposta a Ministero e Ferrovie. Con voci discordanti non otterremo niente”.

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