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Dignità autistica, la mostra “L’arte risveglia l’anima” a Villa Vogel

Si conclude a Firenze l’esposizione itinerante partita nel 2017. Oltre 50 le opere esposte più un’installazione site specific di Filippo Zoi

Un’installazione nella mostra “L’arte risveglia l’anima” a Villa Vogel

Nel mese della dignità autistica si conclude a Firenze la mostra itineranteL’arte risveglia l’anima” nata per svelare il talento di artisti italiani neurodivergenti. Oltre 50 opere di da 24 artisti autistici sono esposte fino al 4 maggio nel chiostro e nella Limonaia di Villa Vogel a Firenze.

A distanza di sette anni dal lancio a Firenze, dopo nove tappe presso importanti musei e istituzioni tra Roma, Pistoia, Ancona, Brescia, Milano, Torino e Pisa e oltre 8mila visitatori, “L’arte risveglia l’anima” conclude il suo percorso a Villa Vogel, sede del Quartiere 4 del capoluogo toscano.

La mostra “L’arte risveglia l’anima” a Villa Vogel

Il decimo e ultimo appuntamento con il progetto di inclusione culturale e sociale promosso dal Comune di Firenze – Quartiere 4, dalle associazioni L’immaginario e Amici del Museo Ermitage (Italia), e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, vede esposti 53 tra dipinti, illustrazioni.

Si aggiungono una installazione site specific delle illustrazioni di Filippo Zoi, artista fiorentino salito alla ribalta internazionale per il documentario “I mille cancelli di Filippo” firmato dal regista Adamo Antonacci.

Mirko Dormentoni, Cristina Bucci, Filippo Zoi, Anna Kozarzewska a Villa Vogel per la mostra “L’arte risveglia l’anima”

Gli artisti in mostra a Villa Vogel

Oltre a Filippo Zoi, arrivano dal capoluogo toscano anche Francesco Salvadori, talentuoso nella pittura come nella musica e nella recitazione, la figurativista Keiko Araki con numerose mostre personali e collettive all’attivo, Manuel Falcone, le cui tavole ispirate a Mondrian sono state utilizzate dalla famosa ditta di giochi da tavolo Ravensburger, Francesco Zani, di cui rimane impressa la forza del segno naif e l’arditezza cromatica, e Alessio Mattei con i suoi puzzle armonici di colori dalle forme astratte.

Torna, infine, Roberta Biondini, eclettica e pluripremiata autrice bergamasca la cui espressività è segno tangibile del potere dell’arte per lo sviluppo delle capacità abilitative e sociali. Nel chiostro della villa una installazione delle ceramiche realizzate dagli utenti del MAIC di Pistoia. L’esterno della Limonaia è utilizzato in modo speculare allo sguardo di Caroline Elo, fotografa americana di origine ungheresi che ha ritratto in bianco e nero gli artisti in mostra.

L’arte risveglia l’anima, le foto di Caroline Elo all’esterno della Limonaia di Villa Vogel

Un percorso caleidoscopico di colori e segni che accende un riflettore sulle capacità delle persone neurodivergenti di raccontare e raccontarsi senza filtri. Un viaggio che si concluderà il 4 maggio con un finissage alla presenza degli artisti durante il quale saranno restituite loro le opere.

L’arte risveglia l’anima” sarà visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 15 alle 18 o su appuntamento. L’apertura della mostra è resa possibile dalla collaborazione delle volontarie e dei volontari del Centro per l’Età Libera Social Club di via della Casella.

Quando l’arte risveglia l’anima

La rassegna, curata dalla storica dell’arte Cristina Bucci con il coordinamento scientifico della psicologa Anna Kozarzewska, ha rivelato le capacità degli artisti sia per tecnica pittorica che per originalità dei soggetti, in parte ispirati ai capolavori della storia dell’arte.

L’arte risveglia l’anima ci ha permesso anche di disseminare buone pratiche nei musei attraverso il percorso formativo ‘Musei Arte Autismi’ che ha girato l’Italia assieme alla mostra e ha formato più di 200 persone tra educatori museali ed educatori dedicati all’autismo” così la curatrice della mostra Cristina Bucci.

“Con la mostra attuale si conclude un viaggio pieno di emozioni che ci ha permesso di interfacciarci con tutte le sfumature di autismo – dice Anna Kozarzewska-. Chiudiamo con una nota nostalgica, ma anche con la speranza che il progetto abbia contribuito al cambiamento dello sguardo sull’autismo facendo capire che dietro le apparenti bizzarrie e stranezze si nascondono spesso delle potenzialità, talvolta i talenti. Le doti che possono diventare la ricchezza di noi tutti”.

L’arte risveglia l’anima a Villa Vogel: da sinistra Anna Kozarzewska, Beatrice Barbieri Q4, Cristina Bucci

Gli eventi collaterali a Villa Vogel

Martedì 23 aprile alle 17, presso la Limonaia di Villa Vogel, una tavola rotonda sul tema Scuola Musei Arte e Autismi rivolta principalmente agli insegnanti, ma aperta alla cittadinanza e a chi desidera mettere a fuoco il contributo che le esperienze museali dedicate alle persone con autismo possono dare alla scuola.

Per tutto il periodo della mostra, lo spazio espositivo sarà animato da attività, visite dialogiche e laboratori artistici dedicati a centri diurni per persone con disabilità, famiglie e persone anziane. Si parte domenica 7 aprile (15.30-17.30) con la visita alla mostra per i volontari del Centro per l’Età libera Social Club di via della Casella; sabato 13 e 27 aprile (15.30-17.30) sono organizzate delle attività per le famiglie con ragazze e ragazzi autistici, mentre domenica 21 aprile (15.30-17.30) sarà la volta di “Arte in erba’’, laboratorio per famiglie con figli da 3 a 12 anni alla presenza di alcuni degli artisti.

Il progetto Musei Arte Autismi

L’arte risveglia l’anima” è, inoltre, l’occasione per seminare buone pratiche e portare in evidenza gli ottimi risultati ottenuti sul fronte dell’accessibilità museale grazie a Musei Arte Autismi, il corso di formazione nato nel 2018 per Gallerie d’Italia a Milano, rivolto a educatori museali ed educatori specializzati e finalizzato a condividere esperienze e sviluppare le competenze necessarie per la creazione di nuovi programmi museali accessibili alle persone autistiche.

Il corso, realizzato in 7 edizioni, alcune delle quali sostenute dalla Regione Toscana, non si è fermato neppure durante la pandemia. A Firenze, questo nuovo approccio, condiviso con Palazzo Strozzi che offre un programma per persone neurodivergenti dal 2012, in seguito al corso è stato adottato anche dalle Gallerie degli Uffizi e dal Museo Fiorentino di Preistoria.

Attività museali con persone neurodivergenti vengono svolte alla Galleria dell’Accademia, al Museo del Bargello, al Museo di Palazzo Davanzati e a Villa Bardini nell’ambito del programma ‘Musei Oltre’ a cura de L’immaginario e che fa parte del progetto Welfare Culturale della Fondazione CR Firenze.

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